Gli eurolistini chiudono in ribasso simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 32.857 punti (-2,7%), in calo come il Dax di Francoforte (-2,3%), il CAC 40 di Parigi (-2,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,9%), il Ftse di Londra (-1,0%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,5%, il Dow Jones l’1,2%, lo S&P 500 l’1,0%.
Il Federal Open Market Committee ha mantenuto, in linea con le attese, i tassi d’interesse invariati nell’intervallo 5,25-5,50%. A valle della riunione, il presidente Powell ha tuttavia segnalato che un taglio dei tassi potrebbe arrivare già al prossimo meeting di settembre.
Lo sguardo è poi già rivolto al Job Report di luglio, in calendario domani, che dovrebbe fornire nuove indicazioni sul mercato del lavoro americano.
Dall’agenda macroeconomica, nella settimana al 27 luglio le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate pari a 249mila unità, in aumento oltre il consensus (236mila) dalle 235mila della settimana precedente.
Il numero totale di richiedenti l’indennità di disoccupazione nella settimana conclusa il 20 luglio è stato di 1,877 milioni, in crescita oltre le attese (1,855 milioni) rispetto alla settimana precedente (1,844 milioni).
In Europa, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona per il mese di luglio ha evidenziato un valore di 45,8 punti, sopra il consensus e il dato preliminare (entrambi 45,6 punti).
A livello di singoli Stati, in particolare, in Italia PMI manifatturiero si è attestato a 47,4 punti, in aumento, oltre le attese (46 punti), dai 45,7 punti di giugno; in Germania il dato (lettura finale) si è attestato a 43,2 punti, al di sopra dei 42,6 punti della rilevazione preliminare e delle attese; in Francia l’indicatore (lettura finale) ha evidenziato un valore di 44 punti, leggermente inferiore al consensus e al dato preliminare (entrambi a 44,1 punti).
In tema di mercato del lavoro, a maggio il tasso di disoccupazione dell’Eurozona si è attestato al 6,5%, al di sopra del 6,4% delle attese e del mese precedente. Mentre in Italia a giugno il tasso di disoccupazione si è portato al 7,0%, al di sopra delle attese (6,8%) e del dato di maggio (6,9%).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,079, il dollaro/yen sale a 150,1. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,7%) a 80,3 dollari e il Wti (-0,9%) a 77,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 142 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,64%.
Tornando a Piazza Affari, guida Ferrari (+2,5%), seguita da Nexi (+1,0%), Telecom Italia (+0,9%), Erg (+0,8%), mentre arretrano in particolare Tenaris (-8,7%), Prysmian (-8,6%), Banca Monte Paschi Siena (-6,7%), Unicredit (-5,7%).