Partenza perlopiù sottotono per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle banche centrali e le trimestrali.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,9% a 33.448 punti, debole come Cac 40 di Parigi (-0,7%), Dax di Francoforte (-0,4%) e Ibex35 di Madrid (-0,3%) mentre resiste il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Ieri sera la Federal Reserve, come atteso dagli operatori, ha lasciato invariati i tassi d’interesse al 5,25-5,50%, con il presidente Powell che ha tuttavia affermato che “Una riduzione del tasso di riferimento potrebbe essere sul tavolo già dalla prossima riunione di settembre”.
Il numero uno della banca centrale americana ha comunque ribadito che nulla è stato deciso e tutto dipenderà dai dati, spiegando che al momento, nonostante i progressi nel calo dell’inflazione, serve maggior fiducia sul fatto che si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%.
Sempre in tema di politica monetaria, il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha affermato che ci saranno altri aumenti se le previsioni sui prezzi saranno rispettate.
Oggi lo sguardo si sposterà sulla Banca d’Inghilterra che, secondo le stime, dovrebbe ridurre i tassi di 25 punti base, una mossa che rappresenterebbe il primo taglio dall’inizio della pandemia.
Resta parallelamente l’attenzione sul proseguimento della stagione delle trimestrali con Meta Platforms balzata di oltre il 7% nell’after-hours in scia a vendite oltre le attese. Focus anche sui conti di Amazon ed Apple.
Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni geopolitiche dopo che l’Iran ha ordinato rappresaglie contro Israele in risposta all’uccisione del leader di Hamas sul suo territorio.
Dall’agenda macroeconomica, occhi, stamane, in Italia, su PMI manifatturiero di luglio e disoccupazione di giugno; su PMI manifatturiero di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito finali di luglio; disoccupazione dell’Eurozona di giugno; nel pomeriggio, oltreoceano, attesi richieste settimanali di disoccupazione, PMI manifatturiero finale di luglio e ISM manifatturiero di luglio.
Il mese scorso l’indice Pmi manifatturiero della Cina stilato da Caixin si è attestato a 49,8 punti, in calo oltre le attese (51,5) rispetto al dato di giugno (51,8 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,081 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 150,2. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 81,5 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 78,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 136 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,64%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio STM (+1,6%), Nexi (+1,6%) e Mediobanca (+1,3%) entrambe in scia ai conti. In coda, Prysmian (-3,3%), Tenaris (-1,6%) queste ultime dopo i risultati, e Popolare di Sondrio (-1,5%).