Previsto avvio incerto per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle banche centrali.
Chiusura ieri tonica a Wall Street con il Nasdaq a +2,6%, lo S&P500 a +1,6% e il Dow Jones a +0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -2,6%, Shanghai viaggia a -0,1% e Hong Kong a +0,2%.
Ieri sera la Federal Reserve, come atteso dagli operatori, ha lasciato invariati i tassi d’interesse al 5,25-5,50%, con il presidente Powell che ha tuttavia affermato che “Una riduzione del tasso di riferimento potrebbe essere sul tavolo già dalla prossima riunione di settembre”.
Il numero uno della banca centrale americana ha comunque ribadito che nulla è stato deciso e tutto dipenderà dai dati, spiegando che al momento, nonostante i progressi nel calo dell’inflazione, serve maggior fiducia sul fatto che si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%.
Sempre in tema di politica monetaria, il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha affermato che ci saranno altri aumenti se le previsioni sui prezzi saranno rispettate.
Oggi lo sguardo si sposterà sulla Banca d’Inghilterra che, secondo le stime, dovrebbe ridurre i tassi di 25 punti base, una mossa che rappresenterebbe il primo taglio dall’inizio della pandemia.
Resta parallelamente l’attenzione sul proseguimento della stagione delle trimestrali con Meta Platforms balzata di oltre il 7% nell’after-hours in scia a vendite oltre le attese. Focus anche sui conti di Amazon ed Apple.
Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni geopolitiche dopo che l’Iran ha ordinato rappresaglie contro Israele in risposta all’uccisione del leader di Hamas sul suo territorio.
Dall’agenda macroeconomica, occhi, stamane, in Italia, su PMI manifatturiero di luglio e disoccupazione di giugno; su PMI manifatturiero di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito finali di luglio; disoccupazione dell’Eurozona di giugno; nel pomeriggio, oltreoceano, attesi richieste settimanali di disoccupazione, PMI manifatturiero finale di luglio e ISM manifatturiero di luglio.
A Piazza Affari, da monitorare Prysmian, Mediobanca, Tenaris, Nexi e Telecom Italia in scia ai conti.
Terna ha sottoscritto un Credit Facility Agreement ESG-linked per un ammontare complessivo di 400 milioni di euro.