Global Markets Tech e Telecom – Citi e New Street Research negativi su Intel (-29,4%) dopo la trimestrale

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore tecnologico e delle telecomunicazioni:

Giornata negativa per i principali indici azionari dell’eurozona: il FTSE Mib segna un -2,3%, il Dax 30 un -2%, l’Ibex 35 un -1,2%, il Cac 40 un -1,2% e il FTSE 100 un -1% Giù anche Wall Street con il Nasdaq a -3,4%, l’S&P 500 a -2,4% e il Dow Jones a -1,6%.

New Street Research ha modificato la sua posizione su Intel (-29,4%), riducendo il rating del produttore di chip da Buy a Neutral e fissato un prezzo obiettivo a 27,00 dollari, che riflette le preoccupazioni sulle prestazioni dell’azienda e sulla concorrenza del mercato, a valle di  un secondo trimestre 2024 con ricavi in calo dell’1% a 12,8 miliardi di dollari e un EPS GAAP negativo per 0,38 dollari a fronte di un EPS positivo per 0,35 dollari nel 2Q23 (EPS non-GAAP di 0,02 dollari, -85% vs 0,13 dollari nel 2Q23)

Il declassamento arriva mentre Intel affronta una continua perdita di quote di mercato sia nei segmenti PC che server. New Street Research ha evidenziato che, nonostante le spedizioni di nuovi prodotti come Meteor Lake, Sierra Forest e Granite Rapids, i concorrenti di Intel, in particolare AMD (Advanced Micro Devices), stanno ottenendo guadagni significativi. Si prevede che la quota di mercato di AMD nei PC salirà oltre il 20% e si prevede che supererà il 40% nei server entro il quarto trimestre.

AMD (+2,3%), infatti, lo scorso 30 luglio ha riportato solidi risultati nel secondo trimestre 2024 con ricavi in aumento del 9% anno su anno a 5,8 miliardi di dollari, trainati dal segmento dei data center, che ha registrato un fatturato record di 2,8 miliardi (+115% a/a).

Dal canto suo, Citi ha abbassato il target price di Intel da 35,00 a 25,00 dollari, mantenendo al contempo un rating Neutral. Il tutto a valle dell’uscita della trimestrale e della guidance che non hanno soddisfatto le aspettative del mercato, principalmente a causa del calo del business PC, che ha rappresentato il 58% delle vendite dell’azienda nel 2Q24, e dell’aumento dei costi di produzione.