Le principali borse europee proseguono in territorio negativo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano sotto la parità.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1,9% a 32.234 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-3,2%), il Dax di Francoforte (-1,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,9%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%).
Gli investitori stanno metabolizzando le recenti decisioni della Federal Reserve e valutando se l’istituto abbia fatto bene a rinviare il taglio dei tassi a settembre alla luce di richieste di sussidi di disoccupazione settimanali ai massimi da quasi un anno e un settore manifatturiero indebolito.
Nuove indicazioni dovrebbero arrivare oggi dal report sul lavoro statunitense.
Sempre in tema di politica monetaria, a pesare sul sentiment in Giappone la prospettiva che la banca centrale del Paese aumenti ulteriormente i tassi dopo la mossa di inizio settimana.
Il grande cambiamento di politica dell’istituto rende infatti altamente probabile un altro incremento del costo del denaro a ottobre e aumenta la possibilità di rialzi trimestrali, secondo un ex direttore esecutivo responsabile della politica monetaria.
Riguardo invece la Cina, un consulente politico della banca centrale ha rilasciato una rara critica alle politiche economiche di Pechino ritenendole eccessivamente conservative ed esortando il governo ad aumentare gli stimolo fiscale nonché alimentare l’inflazione.
Sul fronte macro, l’Istat ha reso noto che a giugno la produzione industriale in Italia ha registrato un incremento dello 0,5% su base mensile, stabile, contro le attese (0,0%), rispetto a maggio. La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una contrazione del 2,6%, dopo il -3,3% del mese precedente.
In Francia, a giugno, la produzione industriale ha segnato un incremento dello 0,8% su base mensile, rispetto al +1,0% delle attese e dopo il -2,2% di maggio. Su base annua, la produzione industriale segna un calo dell’1,6%, inferiore al -1,1% del consensus, dopo il -3,1% del mese precedente.
Nello stesso mese, la produzione manifatturiera su base mensile è salita dello 0,8% dopo il -2,7% di maggio. A livello annuale il dato è sceso del 2,0% dopo il -3,8% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 148,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,4%) a 79,8 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 76,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 146 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,64%.
Tornando a Piazza Affari, guida Terna (+0,9%), seguita da Tenaris (+0,9%) e Snam (+0,8%), in coda invece Azimut (-4,7%), Stmicroelectronics (-3,6%), Iveco Group (-3,5%).