Mercati – Partenza negativa per il Vecchio Continente con Milano a -1,9%

Partenza in rosso per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle banche centrali.

A Milano, il Ftse Mib cede il 1,9% a 32.247 punti, giù come Dax di Francoforte (-1,5%), Ibex35 di Madrid (-0,8%) Cac 40 di Parigi (-0,8%) e Ftse 100 di Londra (-0,6%).

Gli investitori stanno metabolizzando le recenti decisioni della Federal Reserve e valutando se l’istituto abbia fatto bene a rinviare il taglio dei tassi a settembre alla luce di richieste di sussidi di disoccupazione settimanali ai massimi da quasi un anno e un settore manifatturiero indebolito.

Nuove indicazioni dovrebbero arrivare oggi dal report sul lavoro statunitense.

Sempre in tema di politica monetaria, a pesare sul sentiment in Giappone la prospettiva che la banca centrale del Paese aumenti ulteriormente i tassi dopo la mossa di inizio settimana.

Il grande cambiamento di politica dell’istituto rende infatti altamente probabile un altro incremento del costo del denaro a ottobre e aumenta la possibilità di rialzi trimestrali, secondo un ex direttore esecutivo responsabile della politica monetaria.

Riguardo invece la Cina, un consulente politico della banca centrale ha rilasciato una rara critica alle politiche economiche di Pechino ritenendole eccessivamente conservative ed esortando il governo ad aumentare gli stimolo fiscale nonché alimentare l’inflazione.

Sul fronte macro, attesi in giornata anche produzione industriale e vendite al dettaglio italiane di giugno, e gli ordini di fabbrica Usa di giugno.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,080 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 148,8. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 80,2 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 77 dollari tra i timori che le tensioni in Medio Oriente possano avere un impatto sull’offerta.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 148 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.

Tornando a Piazza Affari, tengono Pirelli (+0,6%) e Amplifon (+0,1%) . Scivolano in coda Azimut (-4,8%), STM (-4,4%), MPS (-4,1%) e Leonardo (-3,7%).