La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un -8,6% rispetto al -8,8% del corrispondente europeo e al -5,3% del Ftse Mib.
Sul sentiment pesano le preoccupazioni che la Fed sia troppo cauta nell’allentare la politica monetaria con il rischio di un rallentamento più grave dell’economia statunitense, alla luce anche del debole report di luglio sul lavoro a stelle e strisce diffuso venerdì pomeriggio. A ciò si aggiungono i segnali deludenti provenienti dalla stagione delle trimestrali.
Tra le Large Cap, Intesa Sanpaolo (-7,0%) ha registrato nel primo semestre 2024 interessi netti pari a 7.945 milioni, in crescita del 16,2% rispetto ai primi sei mesi del 2023, e un utile netto pari a 4.766 milioni.
Il gruppo Mediobanca (-5,4%) ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2024 con ricavi pari a 3,61 miliardi, in crescita del 9,0% anno su anno e un utile netto di 1,27 miliardi (+24% a/a).
Tra le Mid Cap, Banca Popolare di Sondrio e Credito Emiliano hanno registrato a Piazza Affari ribassi settimanali rispettivamente del 9,1% e del 7,5%.
Tra le Small, Banco Desio (-4,0%) ha chiuso il primo semestre 2024 con un utile netto consolidato pari a 78,1 milioni, in aumento del 29,4% anno su anno sulla performance ordinaria e in diminuzione del -59,6% tenendo anche conto delle poste straordinarie del primo semestre 2023 pari a 134,2 milioni.
Banca Profilo (-6,0%) ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi netti in calo del 9,5% a 37,1 milioni e un utile netto pari a 5,9 milioni.