Gli eurolistini chiudono in ribasso simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 31.293 punti (-2,3%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-2,3%), il Ftse di Londra (-2,0%), il Dax di Francoforte (-1,8%), il CAC 40 di Parigi (-1,4%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede il 2,7%, lo S&P 500 il 2,5% e il Dow Jones il 2,1%.
Sul sentiment continuano a pesare le preoccupazioni che la Federal Reserve sia stata fino ad oggi eccessivamente prudente nell’allentare la politica monetaria, alimentando il rischio di recessione negli Stati Uniti.
Sullo sfondo pesano infine le crescenti tensioni in Medio Oriente con Israele che si starebbe preparando a un possibile attacco da parte dell’Iran e delle milizie regionali come rappresaglia in risposta alle uccisioni di funzionari di Hezbollah e Hamas.
Dall’agenda macro, a luglio l’indice ISM dei servizi degli Stati Uniti ha registrato un valore di 51,4 punti, in aumento oltre il consensus (51,0 punti) rispetto ai 48,8 punti di giugno.
Sempre oltreoceano, S&P ha reso noto che nel mese di luglio il dato finale dell’indice Pmi Servizi degli Stati Uniti si è attestato a 55,0 punti, al di sopra del dato preliminare e del consensus (entrambi a 56,0). L’indice finale Pmi Composito si è attestato a 54,3 punti, rispetto ai 55,0 del preliminare.
Nel vecchio continente, a luglio, in Italia, l’indice HCOB Pmi Servizi si è attestato a 51,7 punti, in peggioramento più delle attese (52,9 punti) dai 53,7 punti di giugno. Dinamica analoga per l’indice Pmi Composito sceso a 50,3 punti dai 51,3 punti del mese precedente, inferiore inoltre al consensus (50,9 punti).
Il dato analogo francese si è attestato a 50,1 punti, appena al di sotto delle attese e del dato preliminare, entrambi a 50,7 punti. Il Pmi composito, che raggruppa manifatturiero e servizi, si è fissato a 49,1 punti, rispetto ai 49,5 punti del preliminare e delle attese.
In Germania, la lettura finale dell’indice HCOB Pmi Servizi della Germania si è attestata a 52,5 punti, superiore alla lettura preliminare e alle attese (entrambe 52 punti). L’indice composito ha riportato un valore finale di 49,1 punti, sopra i 48,7 punti del preliminare e del consensus.
Sempre nello stesso mese, la lettura finale dell’indice HCOB PMI Servizi dell’Eurozona si è attestata a 51,9 punti, in linea al preliminare e le attese. A giugno il dato aveva registrato un valore di 52,8 punti. L’indice composito ha riportato un valore finale di 50,2 punti, leggermente superiore ai 50,1 punti del preliminare e del consensus. A giugno si era attestato su un valore di 50,9 punti.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,096, il dollaro/yen scende a 143,9. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,6%) a 76,4 dollari e il Wti (-0,7%) a 73,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 152 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,67%.
Tornando a Piazza Affari, nessun titolo termina le contrattazioni sopra la pari e in particolare arretrano Nexi (-6,1%), Erg (-4,8%), Saipem (-4,4%), Hera (-4,0%).