Le principali borse europee proseguono in territorio negativo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano sotto la parità.
A Milano, il Ftse Mib cede il 2,9% a 31.137 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-2,6%), il Dax di Francoforte (-2,3%), il Cac 40 di Parigi (-2,2%), il Ftse 100 di Londra (-2,1%).
Gli investitori restano preoccupati che la Federal Reserve sia stata fino ad oggi troppo cauta nell’allentare la politica monetaria alimentando il rischio di una recessione negli Stati Uniti.
Timori ulteriormente rafforzati dal debole report di luglio sul lavoro americano pubblicato venerdì pomeriggio.
Dati che hanno evidenziato la creazione di 114mila posti di lavoro negli Stati Uniti (Nonfarm payrolls), ben al di sotto delle attese (175mila) e dei 179mila del mese precedente (dato rivisto da 206mila). Inoltre, il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, contro le attese che davano l’indicatore stabile al 4,1%.
Si consolida pertanto l’aspettativa che la Federal Reserve sarà costretta a tagliare i tassi in modo più aggressivo, con i mercati che stimano, al momento, una probabilità superiore al 70% di un riduzione del costo del denaro di 50 punti base a settembre e circa 155 punti base di allentamento complessivo sia per quest’anno che per l’anno prossimo.
Sul sentiment pesano inoltre le crescenti tensioni in Medio Oriente. Israele si sta preparando a un possibile attacco da parte dell’Iran e delle milizie regionali come rappresaglia in risposta alle uccisioni di funzionari di Hezbollah e Hamas.
Sul fronte macro, a luglio, in Italia, l’indice HCOB Pmi Servizi si è attestato a 51,7 punti, in peggioramento più delle attese (52,9 punti) dai 53,7 punti di giugno. Dinamica analoga per l’indice Pmi Composito sceso a 50,3 punti dai 51,3 punti del mese precedente, inferiore inoltre al consensus (50,9 punti).
Il dato analogo francese si è attestato a 50,1 punti, appena al di sotto delle attese e del dato preliminare, entrambi a 50,7 punti. Il Pmi composito, che raggruppa manifatturiero e servizi, si è fissato a 49,1 punti, rispetto ai 49,5 punti del preliminare e delle attese.
In Germania, la lettura finale dell’indice HCOB Pmi Servizi della Germania si è attestata a 52,5 punti, superiore alla lettura preliminare e alle attese (entrambe 52 punti). L’indice composito ha riportato un valore finale di 49,1 punti, sopra i 48,7 punti del preliminare e del consensus.
Sempre nello stesso mese, la lettura finale dell’indice HCOB PMI Servizi dell’Eurozona si è attestata a 51,9 punti, in linea al preliminare e le attese. A giugno il dato aveva registrato un valore di 52,8 punti. L’indice composito ha riportato un valore finale di 50,2 punti, leggermente superiore ai 50,1 punti del preliminare e del consensus. A giugno si era attestato su un valore di 50,9 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,094 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 142,0. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-1,8%) a 75,5 dollari al barile e il Wti (-2,0%) a 72,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 152 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,61%.
Tornando a Piazza Affari, ondata di vendite sul Ftse Mib con nessun titolo che scambia sopra la pari. In coda Nexi (-5,8%), Stmicroelectronics (-4,7%), Saipem (-4,6%) e Banca Monte Paschi Siena (-4,5%).