Partenza in profondo rosso per le principali borse europee in un clima che resta appesantito dai timori di recessione negli Usa e dalle tensioni geopolitiche.
A Milano, il Ftse Mib cede il 3,6% a 30.819 punti, male come Dax di Francoforte (-2,7%), Ibex35 di Madrid (-2,7%) Cac 40 di Parigi (-2,6%) e Ftse 100 di Londra (-2,3%).
Gli investitori restano preoccupati che la Federal Reserve sia stata fino ad oggi troppo cauta nell’allentare la politica monetaria alimentando il rischio di una recessione negli Stati Uniti.
Timoti ulteriormente rafforzati dal debole report di luglio sul lavoro americano pubblicato venerdì pomeriggio.
Dati che hanno evidenziato la creazione di 114mila posti di lavoro negli Stati Uniti (Nonfarm payrolls), ben al di sotto delle attese (175mila) e dei 179mila del mese precedente (dato rivisto da 206mila). Inoltre, il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, contro le attese che davano l’indicatore stabile al 4,1%.
Si consolida pertanto l’aspettativa che la Federal Reserve sarà costretta a tagliare i tassi in modo più aggressivo, con i mercati che stimano, al momento, una probabilità superiore al 70% di un riduzione del costo del denaro di 50 punti base a settembre e circa 155 punti base di allentamento complessivo sia per quest’anno che per l’anno prossimo.
Sul sentiment pesano inoltre le crescenti tensioni in Medio Oriente. Israele si sta preparando a un possibile attacco da parte dell’Iran e delle milizie regionali come rappresaglia in risposta alle uccisioni di funzionari di Hezbollah e Hamas.
Dall’agenda macroeconomica, occhi stamane sui PMI servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito di luglio; prezzi alla produzione nell’Eurozona di giugno. Nel pomeriggio focus, oltreoceano, su PMI servizi e composito finali e ISM servizi, tutti di luglio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,093 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 143,1, con la valuta giapponese ai massimi degli ultimi sei mesi. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 76,1 dollari al barile e il Wti (-1%) a 72,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 151 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,64%.
Tornando a Piazza Affari, ondata di vendite sul Ftse Mib con in coda i titoli bancari Bper (-7,5%), Popolare di Sondrio (-7,4%), MPS (-6,9%) e Banco BPM (-6,6%).