La scorsa settimana il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un -2,4% rispetto al -2,2% del corrispondente europeo e al -5,3% del Ftse Mib.
Sul sentiment pesano le preoccupazioni che la Fed sia troppo cauta nell’allentare la politica monetaria con il rischio di un rallentamento più grave dell’economia statunitense, alla luce anche del debole report di luglio sul lavoro a stelle e strisce diffuso venerdì pomeriggio. A ciò si aggiungono i segnali deludenti provenienti dalla stagione delle trimestrali.
Tra le Large Cap, Tenaris (-11,1%) ha chiuso il secondo trimestre 2024 con vendite nette pari a 3.322 milioni di dollari, in calo del 18% rispetto al pari periodo del 2023, e un Ebitda in calo del 54% a 650 milioni di dollari.
Tra le Mid Cap, D’Amico (-3,3%) ha registrato nei primi sei mesi del 2024 ricavi netti totali pari a 213 milioni di dollari (US$ 205,9 mln nel 1H23) e un utile netto di 122,9 milioni (US$ 99,8 mln nel 1H23).
MAIRE (-10,3%) ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi per 2,6 miliardi, in aumento del 33,5% anno su anno, e un utile netto di 97,0 milioni.
Nei primi sei mesi del 2024, il Gruppo Saras (-0,1%) ha registrato ricavi pari a 5.908 milioni, in aumento del 9% rispetto al 1H23, e un utile netto di 108,7 milioni.
Infine, tra le Small, Gas Plus ha registrato un ribasso settimanale del 6,3%.