La scorsa settimana il Ftse Italia Tecnologia ha riportato un -8% rispetto al -7,1% del corrispondente europeo e al -5,3% del Ftse Mib.
Sul sentiment pesano le preoccupazioni che la Federal Reserve sia troppo cauta nell’allentare la politica monetaria con il rischio di un rallentamento più grave dell’economia statunitense, alla luce anche del debole report di luglio sul lavoro a stelle e strisce diffuso venerdì pomeriggio. A ciò si aggiungono i segnali deludenti provenienti dalla stagione delle trimestrali.
Tra le Large Cap TIM (-5%) ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi totali di Gruppo like-for-like view a 7.112 milioni, in crescita del 3,5% rispetto al primo semestre 2023.
Scivola in coda all’intero comparto STM (-9,2%).
Tra le Mid Cap, resiste alle vendite solo Sesa (+0,1%) che ha acquisito tramite Var Group una partecipazione di controllo pari al 60% del capitale di PV Consulting, rafforzando così le proprie competenze in ambito enterprise platform, a supporto della trasformazione digitale dei distretti del Made in Italy.
In coda WIIT (-8,6%) che ha annunciato il rinnovo del contratto quadriennale per servizi Secure Cloud, per un valore complessivo di circa 4,7 milioni, con una primaria società italiana parte di un importante gruppo internazionale, operatore di riferimento nella distribuzione B2B di materiale elettrico, soluzioni e servizi.
Infine, tra le Small, denaro solo su Sys-Dat (+1,5%) e Unidata (+1,4%).
In coda Tessellis (-7,3%). Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria promossa da BID-GO – società totalitariamente controllata in via indiretta da Tessellis – sulle azioni GO Internet, l’Offerente rende noti i risultati definitivi dell’Offerta ad esito della Riapertura dei Termini. L’Opa è finalizzata al delisting delle azioni di GO Internet, che opererà dal 5 agosto 2024.