Seduta mista per principali borse asiatiche dopo le forti vendite dei giorni scorsi e a seguito della nuova chiusura in rosso di ieri a Wall Street.
Il Giappone registra un forte rimbalzo con il Nikkei a +10,2%, dopo aver segnato ieri il peggior lunedì dal 1987, e Topix a +9,3% Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,3 e lo 0,6%, deboli come Hong Kong (-0,2%)
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -3,4%, lo S&P500 a -3% e il Dow Jones a -2,6%.
L’attenzione resta concentrata sulle decisioni delle banche centrali dopo l’ondata di vendite a livello globale scatenata dalle preoccupazioni legate al rischio di recessione negli Stati Uniti.
I funzionari della Banca del Giappone incontreranno il Ministero delle finanze e l’Agenzia dei servizi finanziari oggi per discutere dei mercati globali.
Si rafforza intanto l’aspettativa che la Federal Reserve potrebbe non solo attuare a settembre un taglio più aggressivo dei tassi, ma anche anticipare la riduzione del costo del denaro in un meeting di emergenza prima del prossimo mese.
Parallelamente, la Reserve Bank austrialiana ha lasciato i tassi invariati al 4,35% per la sesta volta consecutiva, ammettendo di essere preoccupata per l’inflazione ancora oltre l’intervallo target pari al 2-3% a causa dei persistenti costi dei servizi.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,094 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 145,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,1%) a 77,1 dollari al barile e il Wti (+1,3%) a 73,9 dollari.