Gli highlights del piano industriale 2024-2028 di MPS “a clear and simple commercial bank revolving around customers, combining technology with human touch” evidenziano quando segue:
“MPS evolve verso un modello di ‘fare banca’ nei territori di riferimento che affianca alle competenze di eccellenza della rete di filiali una piattaforma ibrida ‘full experience’ per la clientela, facendo leva sull’innovazione tecnologica e il talento delle persone”.
“Le iniziative al centro della strategia mirata alla creazione di valore sono:
- “evoluzione della proposta di prodotti e servizi ‘fee-based’;
- nuovi modelli di servizio per attività ad alto valore aggiunto;
- potenziamento dell’offerta dei prodotti di finanziamento per le famiglie e sviluppo di nuovi verticali per le piccole e medie imprese;
- rinnovamento e ottimizzazione della piattaforma per i clienti;
- approccio ‘zero-based’ alla gestione del rischio”.
“Previsto un importante programma di investimenti per le nuove tecnologie di circa 500 milioni di euro in arco piano, combinato con azioni mirate allo sviluppo dei talenti della banca, anche con l’assunzione di circa 800 giovani professionisti”;
“valorizzazione della cultura esg trasversale a tutte le attività della banca e al servizio dei clienti, sia famiglie che imprese”.
Principali target finanziari:
- “livello di redditività crescente nel tempo con utile pre-tax a 1,4 miliardi di euro al 2026 e 1,7 miliardi di euro al 2028”;
- “miglioramento del costo del rischio a 34 punti base al 2028 che contribuirà ulteriormente alla crescita dell’utile ante imposte”;
- “posizione di capitale ‘best-in-class’ con un cet1 ratio previsto sopra il 18% in arco piano e assumendo nel periodo un livello attraente di distribuzione di dividendi”;
- “positivo trend dei ricavi (3,8 miliardi di euro al 2026 e 4,1 miliardi al 2028), con una significativa crescita della componente commissionale in grado di più che controbilanciare l’impatto sul margine di interesse dell’evoluzione prevista del contesto tassi”;
- “forte disciplina nella gestione dei costi, riflessa in un cost/income del 50% al 2028, nonostante le pressioni inflattive sui costi e gli investimenti in tecnologia e capitale umano”.