Pop. di Sondrio – Utile netto di 263,6 mln (+27,3%) nel 1H24, “miglior risultato semestrale nella storia della banca”

L’utile netto consolidato al 30 giugno 2024 è stato pari a € 263,6 milioni (+27,3%), “miglior risultato semestrale nella storia della banca”, come sottolinea una nota, rispetto agli
207,1 milioni del periodo di confronto. Tale risultato riviene da un utile lordo consolidato
di € 387,2 milioni, da cui vanno dedotte imposte per € 123,6 milioni, corrispondenti a un
tax rate del 31,9%.

Il margine di interesse si è attestato a € 538,1 milioni, in aumento del 25,9% rispetto al 30 giugno 2023, “a fronte delle maggiori contribuzioni derivanti dall’intermediazione del denaro con la clientela e dal flusso cedolare riferito al portafoglio di proprietà nonché dalla riduzione della marginalità negativa riferibile al canale interbancario conseguentemente al rimborso parziale del TLTRO avvenuto in marzo”, spiega la nota.

Le commissioni nette da servizi hanno cifrato € 212,7 milioni, mostrando un significativo
incremento (+9,3%) rispetto agli € 194,5 milioni del periodo di confronto, “dando riscontro alla vitalità e vivacità della banca nella componente servizi alla clientela. Molto buono l’andamento di tutte le principali categorie con un contributo particolarmente significativo dei proventi rivenienti dalla Bancassurance, dal risparmio gestito e dai servizi di incasso e pagamento”.

Il risultato dell’attività finanziaria è stato positivo per € 69,5 milioni, rispetto agli € 60,4
milioni consuntivati nel periodo di confronto (+15,1%). I dividendi incassati ammontano
a € 3,2 milioni, in incremento rispetto agli € 2,3 milioni del 30 giugno 2023 (+39,6%). Il
risultato dell’attività di negoziazione ha cifrato € 56,5 milioni rispetto agli € 54,9 milioni
del periodo di confronto (+2,8%). Gli utili da cessione o riacquisto, ammontati a € 9,8
milioni, si confrontano con gli € 3,2 milioni del giugno 2023.

Il risultato delle altre attività finanziarie valutate al fair value (voce 110) è negativo per
€ 7,4 milioni rispetto al contributo positivo di € 3,9 milioni del periodo di confronto. In
tale ambito il contributo dei crediti a clientela Ë stato negativo per € 6,8 milioni e si
confronta con gli € 1,1 milioni di plusvalenze consuntivate a fine giugno 2023.
Il margine d’intermediazione è pertanto risultato pari a € 812,9 milioni dagli € 686,2
milioni del periodo di confronto (+18,5%).

Le rettifiche di valore nette si sono attestate a € 103,3 milioni rispetto agli € 78,9 milioni
del periodo di confronto (+30,9%). Lo stock di overlays manageriali sul portafoglio dei
crediti in bonis rimane elevato e si attesta a circa € 200 milioni includendo accantonamenti dedicati a fronteggiare sia i rischi climatici-ambientali sia i cosiddetti novel risks in coerenza con le aspettative delle Autorità di Vigilanza.

Il rapporto tra le rettifiche di valore nette (€ 103,3 milioni) e i finanziamenti netti verso
clientela (€ 34.590 milioni), cosiddetto costo del credito, risulta quindi pari allo 0,60%
rispetto allo 0,47% consuntivato a giugno 2023.

Il risultato netto della gestione finanziaria si è attestato a € 709,5 milioni, confrontandosi con gli € 607,3 milioni del periodo di raffronto (+16,8%).

I costi operativi risultano in incremento (+14,1%) e ammontano a € 317,8 milioni rispetto agli € 278,7 milioni del periodo di confronto.

Il cost-income ratio, calcolato come rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione, risulta pari al 39,1% dal 40,6% del 30 giugno 2023.

Il risultato della gestione operativa si è pertanto attestato a € 391,7 milioni rispetto agli € 328,6 milioni del giugno 2023 (+19,2%).

Detratte infine le imposte sul reddito, pari a € 123,6 milioni, si perviene a un utile netto di periodo di € 263,6 milioni, che si raffronta con gli € 207,1 milioni del giugno 2023.

Dal lato patrimoniale, la raccolta diretta da clientela risulta pari a € 42.783 milioni, (+0,9% rispetto a fine 2023). La componente riveniente da investitori istituzionali risulta in incremento, da inizio anno, soprattutto grazie al collocamento di nuovi prestiti obbligazionari, in linea con quanto previsto dal piano di funding; la restante parte della raccolta diretta si
conferma stabile evidenziando perÚ un incremento sia della componente a vista sia di
quella vincolata temporalmente.

La raccolta indiretta si attesta a € 48.430 milioni rispetto agli € 46.319 milioni di fine
2023 (+4,6%) soprattutto grazie all’andamento favorevole dei mercati finanziari. Il
risparmio amministrato cifra € 40.601 milioni rispetto agli € 39.143 milioni del 31
dicembre 2023 (+3,7%). Il risparmio gestito risulta pari a € 7.830 milioni rispetto agli € 7.176 milioni di fine 2023 (+9,1%).

La raccolta netta risulta positiva per oltre € 400 milioni confermando la dinamica osservata nello scorso esercizio. La raccolta assicurativa somma € 2.124 milioni rispetto agli € 2.067 milioni del 31 dicembre 2023 (+2,8%), con flussi netti che si confermano positivi e pari a circa € 22 milioni. La raccolta complessiva da clientela si posiziona, quindi, a € 93.337 milioni dagli € 90.778 milioni di fine 2023 (+2,8%).

I finanziamenti netti verso clientela ammontano a € 34.590 milioni in lieve incremento rispetto agli € 34.480 milioni di fine 2023 (+0,3%). I finanziamenti netti a clientela classificati in stage 2 si attestano a € 4.379 milioni con un’incidenza sul totale dei finanziamenti netti a clientela del 12,7%.

I crediti deteriorati netti cifrano € 556 milioni, in decremento rispetto agli € 562 milioni del 31 dicembre 2023 (-1,1%). L’incidenza degli stessi sul totale finanziamenti netti risulta pari all’1,6%, in linea con il dato di fine 2023. I livelli di copertura si confermano particolarmente elevati; quello riferito al totale delle posizioni deteriorate si posiziona al 59% dal 57,3% di fine 2023.

Le sofferenze nette segnano € 59,1 milioni (-5%), con un’incidenza sul totale finanziamenti verso clientela dello 0,2%, in linea con il fine 2023. Il grado di copertura delle stesse Ë risultato pari all’83,5% rispetto all’82,1% del fine anno precedente.

I coefficienti patrimoniali ai fini regolamentari al 30 giugno 2024, calcolati sulla base dei fondi propri di vigilanza, sono risultati pari a:

  • CET1 ratio: 15,9% (phased‐in), 15,8% (fully phased);
  • Tier1 ratio: 15,9% (phased‐in), 15,8% (fully phased);
  • Total Capital ratio: 18,8% (phased‐in), 18,6% (fully phased).

Il Leverage Ratio al 30 giugno 2024 è pari, applicando i criteri transitori in vigore (phased-in), al 5,81% e, in funzione dei criteri previsti a regime (fully phased), al 5,76%. L’MREL Ratio si attesta al 32,1%, in rialzo rispetto al dato di fine 2023.

Infine, riguardo alla prevedibile evoluzione della gestione, il gruppo, “potendo contare su un’elevata solidità patrimoniale e un’eccellente efficienza operativa, continuerà ad adottare oculate scelte gestionali con l’aspettativa di poter conseguire per l’intero esercizio risultati positivi, almeno in linea con quanto realizzato nel 2023”.