Le principali borse europee proseguono in territorio positivo a metà seduta e i futures di Wall Street viaggiano sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,7% a 31.631 punti, positivo come l’Ibex35 di Madrid (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+1,4%), il Dax di Francoforte (+1,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%).
Gli investitori restano focalizzati sui segnali provenienti dalla Federal Reserve che, secondo le previsioni, potrebbe attuare a settembre un taglio più aggressivo dei tassi.
Sempre in tema di politica monetaria, il sentiment beneficia delle parole del vice governatore della banca centrale giapponese, Shinichi Uchida, che ha inviato un forte segnale accomodante affermando che l’istituto non aumenterà i tassi di interesse se i mercati sono instabili.
Parole orientate a rassicurare i mercati dopo che l’istituto nipponico ha inaspettatamente inasprito la politica monetaria il 31 luglio e indicato un percorso di rialzo dei tassi più aggressivo di quanto alcuni operatori si aspettassero.
Dall’agenda macroeconomica, la bilancia commerciale francese ha registrato a giugno un saldo negativo di 6,1 miliardi dopo i -7,7 miliardi del mese precedente.
A luglio la bilancia commerciale cinese ha riportato un saldo positivo di 84,65 miliardi di dollari, inferiore rispetto al surplus di 99,05 miliardi di giugno e ai 98,35 miliardi del consensus. Nel dettaglio, le esportazioni su base annua sono salite del 7,0%, a fronte del 9,5% stimato dagli analisti e dopo il +8,6 del mese precedente. Le importazioni hanno registrato un aumento del 7,2% rispetto al +3,2% previsto e al -2,3% della rilevazione precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,091 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 147,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,1%) a 77,3 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 74,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 146 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,72%.
Tornando a Piazza Affari, guida Banca Monte Paschi Siena (+5,9%), seguita da Unicredit (+3,5%) e Prysmian (+3,4%), in coda invece Campari (-0,7%), Amplifon (-0,2%), Diasorin (-0,1%).