Gli eurolistini chiudono in rialzo, simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazione.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,1% a 31.782 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), il FTSE 100 di Londra (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,2%).
Oltreoceano lo S&P500 procede invariato, il Nasdaq e il Dow Jones cedono lo 0,2%.
I mercati restano intenti a valutare quali saranno le prossime indicazioni di politica monetaria dopo che le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi diffuse ieri hanno contribuito ad alleviare le preoccupazioni di un rallentamento più grave dell’economia Usa.
Gli operatori stimano, al momento, che la Federal Reserve effettuerà un taglio al costo del denaro a settembre per circa 40 punti base.
La numero della Fed di Boston, Susan Collins, ha invece dichiarato in un’intervista che la Fed potrebbe iniziare ad allentare i tassi di interesse se l’inflazione continuerà il proprio percorso discendente in un mercato del lavoro forte.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,093, il cambio dollaro/yen scende a 146,5. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del petrolio con il Brent (+0,5%) a 79,5 dollari e il Wti (+0,6%) a 76,7.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 145 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,64%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+2,3%) seguita da Banca Mediolanum (+2,0%), Nexi (+1,9%), Telecom Italia (+1,4%). Chiudono in coda Generali (-1,9%), Unipol (-1,3%), Amplifon (-1,2%), Stellantis (-1,2%).