Partenza cauta per le principali borse europee con lo sguardo che rimane puntato sulle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 31.736 punti, preceduto da Ftse 100 di Londra (+0,3%), Ibex35 di Madrid (+0,2%), Cac 40 di Parigi (+0,2%) e Dax di Francoforte (+0,2%).
I mercati restano intenti a valutare quali saranno le prossime decisioni di politica monetaria dopo che le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi diffuse ieri hanno contribuito ad alleviare le preoccupazioni di un rallentamento più grave dell’economia Usa.
Dati alla luce dei quali gli operatori hanno ulteriormente ridotto l’aspettativa su un allentamento aggressivo per quest’anno da parte dell’istituto americano.
Sono attese nuove indicazioni dalla serie di indicatori economici statunitensi in arrivo la prossima settimana, compresi i prezzi al consumo.
In tale contesto rimangono sotto i riflettori anche le dichiarazioni dei policy maker, tra i quali il presidente della Fed di Kansas City, Jeffrey Schmid, che ha affermato di non essere pronto a sostenere una riduzione dei tassi di interesse con un’inflazione superiore all’obiettivo.
Infine, gli investitori restano intenti a monitorare le relazioni geopolitiche dopo che in Canada i produttori di acciaio e alluminio hanno esortato il governo a imporre rapidamente nuovi dazi sui prodotti cinesi, sostenendo che i metalli della potenza asiatica stanno inondando il mercato canadese e minacciando i posti di lavoro locali.
Dall’agenda macroeconomica, a luglio i prezzi al consumo finali tedeschi hanno registrato un +0,3% su base mensile, in linea alla rilevazione preliminare e alle attese. Su base annua, hanno riportato un progresso del 2,3%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus. Il tasso di inflazione armonizzato agli standard Ue si è attestato a +0,5% su base mensile e a +2,6% su base annua, confermando in entrambi i casi la prima lettura e le stime.
In Cina, nello stesso mese, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,5% su base annua, rispetto al +0,3% delle attese e al +0,2% di giugno. Nello stesso mese, i prezzi alla produzione (PPI) sono calati su base tendenziale dello 0,8%, dopo il -0,8% di giugno e rispetto al -0,9% del consensus.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,093 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 147,0. Tra le materie prime, petrolio in leggero ribasso con il Brent (-0,2%) a 79,0 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 76,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 141 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio STM (+1,4%), Popolare di Sondrio (+1,2%) e Nexi (+1,1%) mentre si posizionano in coda Generali Assicurazioni (-2,4%) dopo i conti, Recordati (-1,1%) ed Erg (-0,9%).