Avvio in frazionale rialzo per le principali borse europee con lo sguardo che rimane sui dati e sulle dichiarazioni dei funzionari delle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 32.070 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%).
Gli investitori restano intenti a monitorare le indicazioni che dovrebbero arrivare questa settimana dall’agenda macroeconomica e dagli interventi di alcuni funzionari delle banche centrali.
Indicazioni utili a definire con maggior precisione le prospettive di politica monetaria in vista della riunione della Federal Reserve del 17-18 settembre.
Tra i dati sotto i riflettori, negli Usa, focus oggi sui prezzi alla produzione, domani sull’indice dei prezzi al consumo mentre giovedì lo sguardo si focalizzerà su vendite al dettaglio, richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e produzione industriale.
Da monitorare, inoltre, gli interventi di una serie di funzionari quali il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic (oggi), della Fed di St. Louis Alberto Musalem e di Philadelphia Patrick Harker (entrambi giovedì), di Chicago Austan Goolsbee (venerdì).
Nel Vecchio Continente, occhi stamane, sull’indice ZEW di agosto in Germania ed Eurozona mentre domani l’attenzione si concentrerà, in particolare, su produzione industriale e PIL dell’area Euro.
Dall’agenda odierna, intanto, nel Regno Unito, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a giugno è diminuito al 4,2%, al di sotto delle attese (4,5%) e della rilevazione precedente (4,4%).
In Giappone, a luglio, il preliminare sugli ordinativi di macchine utensili ha registrato un aumento dell’8,4%, in rallentamento dal +9,7% del mese precedente.
Nello stesso mese, l’indice dei prezzi alla produzione ha riportato un incremento del 3% su base annua, accelerando leggermente meno delle attese (+3,1%) dal +2,9% del mese precedente. Su base mensile, l’indice ha registrato una variazione, in linea al consensus, del +0,3% rispetto al +0,2% di giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,093 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 147,9. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,5%) a 81,9 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 79,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 141 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Telecom Italia (+1,5%) dopo aver firmato con Ardian e Daphne 3 un accordo per la vendita della quota residuale in Inwit, seguita da Banca Mediolanum e Ferrari (entrambe +1,1%). In coda, Stellantis (-0,6%), Recordati, Pirelli e Bper (tutte -0,2%).