Gli eurolistini chiudono in rialzo, simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazione.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,2% a 32.006 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), il FTSE 100 di Londra (+0,3%).
Oltreoceano il Nasdaq guadagna l’1,8%, lo S&P500 l’1,1% e il Dow Jones lo 0,6%.
Gli investitori monitoreranno questa settimana gli interventi di una serie di funzionari quali il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic (oggi), della Fed di St. Louis Alberto Musalem e di Philadelphia Patrick Harker (entrambi giovedì), di Chicago Austan Goolsbee (venerdì).
Infine, gli operatori continuano a valutare gli sviluppi geopolitici in un contesto appesantito dalle preoccupazioni per un attacco sempre più probabile dell’Iran contro Israele.
Dall’agenda macro odierna, a luglio l’indice grezzo dei prezzi alla produzione (PPI) ha evidenziato su base mensile un aumento dello 0,1%, rallentando più del consensus e della rilevazione di giugno (+0,2%). Su base annua, il PPI ha registrato una variazione del +2,2%, in calo oltre le attese (+2,3%) dal +2,7% del mese precedente.
L’indice Core, che esclude elementi volatili quali energetici e alimentari è flat su base mensile, sotto il consensus (+0,2%), dopo il +0,3% del mese precedente. Anno su anno, l’indicatore core ha segnato un incremento del 2,4%, rallentando oltre le attese (+2,6%) dal +3,0% di giugno.
Nel Regno Unito, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a giugno è diminuito al 4,2%, al di sotto delle attese (4,5%) e della rilevazione precedente (4,4%).
Ad agosto l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è scivolato a 17,9 punti dai 43,7 punti di luglio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,095, il cambio dollaro/yen scende a 147,0. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del petrolio con il Brent (-1,7%) a 80,9 dollari e il Wti (-1,8%) a 78,6.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 142 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,57%.
Tornando a Piazza Affari, guida Nexi (+2,4%) seguita da Cucinelli (+1,5%), Hera (+1,4%), Prysmian (+1,3%). Chiudono in coda Telecom Italia (-1,5%), Bper Banca (-1,2%), Finecobank (-1,0%), Interpump Group (-1,0%).