Le principali borse europee proseguono perlopiù in territorio positivo a metà seduta e i futures di Wall Street viaggiano positivi con il Nasdaq a +0,6%, lo S&P 500 a +0,5% e il Dow Jones a +0,3%.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 32.007 punti, positivo come l’Ibex35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%). Prosegue invariato il Ftse 100 di Londra.
Gli investitori restano intenti a monitorare le indicazioni che dovrebbero arrivare questa settimana dall’agenda macroeconomica e dagli interventi di alcuni funzionari delle banche centrali.
Indicazioni utili a definire con maggior precisione le prospettive di politica monetaria in vista della riunione della Federal Reserve del 17-18 settembre.
Tra i dati sotto i riflettori, negli Usa, focus oggi sui prezzi alla produzione, domani sull’indice dei prezzi al consumo mentre giovedì lo sguardo si focalizzerà su vendite al dettaglio, richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e produzione industriale.
Dall’agenda odierna, intanto, nel Regno Unito, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a giugno è diminuito al 4,2%, al di sotto delle attese (4,5%) e della rilevazione precedente (4,4%).
Ad agosto l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è scivolato a 17,9 punti dai 43,7 punti di luglio.
In Giappone, a luglio, il preliminare sugli ordinativi di macchine utensili ha registrato un aumento dell’8,4%, in rallentamento dal +9,7% del mese precedente.
Nello stesso mese, l’indice dei prezzi alla produzione ha riportato un incremento del 3% su base annua, accelerando leggermente meno delle attese (+3,1%) dal +2,9% del mese precedente. Su base mensile, l’indice ha registrato una variazione, in linea al consensus, del +0,3% rispetto al +0,2% di giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,092 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 147,8. Tra le materie prime, petrolio poco mosse con il Brent (-0,2%) a 82,1 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 79,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 143 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,62%.
Tornando a Piazza Affari, guida Banca Mediolanum (+1,4%), seguita da Enel (+1,2%) e Hera (+1,1%), in coda invece Interpump Group (-1,2%), Stellantis (-1,2%), Finecobank (-1,1%).