Wall Street prende fiato in attesa di proseguire la lenta fase di recupero successiva alla correzione di inizio mese. Ieri ha chiuso positivo solo il Nasdaq (+0,2%), aiutato ancora una volta dai titoli tecnologici a larga capitalizzazione, mente lo S&P500 ha terminato invariato. In calo, invece, sia il Dow Jones (-0,4%) che il Russell 2000 (-0,9%), con quest’ultimo indice che ha ormai quasi completamente annullato tutto il progresso successivo all’ultima riunione della Federal Reserve di fine luglio.
In evidenza Nvidia (+4,1%) e Super Micro Computer (+6,3%), mentre scivola Tesla (-1,2%).
Indice VIX di nuovo in rialzo di quasi due punti percentuali a quota 20,7 punti.
Mercato obbligazionario con rendimenti in discesa per la seconda seduta consecutiva. Il Tbond cede tre punti base scivolando al 3,91%.
Materie prime in recupero diffuso, ad eccezione del frumento (-1%). Quinta seduta consecutiva di rimbalzo per il petrolio che si apprezza di oltre tre punti percentuali sfiorando in chiusura gli 80 dollari al barile. Rame in rialzo di oltre un punto e mezzo percentuale.
Giornata vivace anche per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il primo che sale di quasi un punto percentuale superando la quota psicologica dei 2.500 dollari l’oncia. Bene anche l’argento che guadagna oltre l’uno per cento riuscendo in chiusura a superare quota $28.
Tra le materie prime agricole, il progresso di mais e soia sfiora i due punti percentuali.
Sul mercato valutario il biglietto verde termina in lieve calo nei confronti della moneta unica a 1,093, mentre guadagna un’intera figura rispetto allo yen risalendo a 147,5.
Rublo russo in difficoltà che cala da 86 a 91 in due sedute verso la divisa americana.