Avvio positivo per le principali borse europee con l’attenzione che rimane focalizzata sull’agenda macroeconomica, le banche centrali e le questioni politiche.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 32.192 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,2%).
Il sentiment sta ancora beneficiando dei prezzi alla produzione statunitensi sotto le attese diffusi ieri pomeriggio. Dati che rafforzano l’ottimismo degli investitori su un rallentamento dell’inflazione e su un taglio ai tassi a settembre da parte della Federal Reserve.
In tal senso, prevale l’aspettativa di un allentamento di circa 40 punti base per il prossimo mese e di una riduzione complessiva dei tassi di oltre 105 punti base per l’intero 2024.
Oggi l’attenzione si sposterà sull’indice dei prezzi al consumo Usa mentre domani lo sguardo si focalizzerà, nella stessa area, su vendite al dettaglio, richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e produzione industriale.
Sempre di tema di politica monetaria, la banca centrale neozelandese ha inaspettatamente tagliato i tassi di 25 punti base dal 5,5% al 5,25% a sostegno dell’economia del Paese che si sta contraendo più rapidamente delle attese.
Occhi nel contempo sul Giappone dove il primo ministro Fumio Kishida ha annunciato che non si candiderà a settembre per un secondo mandato come leader del Partito Liberal Democratico, dimettendosi dalla carica dopo averne mantenuto la guida per tre anni.
Infine, restano monitorate le tensioni internazionali in un clima appesantito dai rischi di escalation nei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente.
Dall’agenda macroeconomica, la lettura finale dei prezzi al consumo francesi di luglio ha registrato un rialzo dello 0,2% m/m a fronte di un +0,1% del consensus e del preliminare. Anno su anno, la variazione è stata del +2,3% confermando la prima lettura e le attese.
Nel Regno Unito, a luglio i prezzi al consumo sono scesi dello 0,2% su base mensile, al di sotto del consensus, e del dato di giugno (+0,1%). Su base annua, i prezzi sono aumentati del 2,2%, al di sotto del consensus (+2,3%) ma al di sopra del mese precedente (+2,0%). L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,3%, al di sotto del mese precedente (+3,5%) e del consensus (+3,4%).
Occhi stamane sul Pil preliminare dell’Eurozona del secondo trimestre 2024.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,099 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 147,2. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 81,2 dollari al barile e il Wti (+0,6%) a 78,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 138 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Ferrari (+1,7%), Telecom Italia e Bper (entrambe +1,4%) mentre si posizionano in coda MPS (-0,5%), Banco BPM, Recordati e Tenaris (tutte a -0,3%).