Avvio perlopiù positivo per le principali borse europee in un clima di fiducia per i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica e dalle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna il 2% a 32.977 punti, seguito a distanza da Dax di Francoforte (+0,4%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%), Cac 40 di Parigi (+0,2%) e Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Gli investitori osservano con ottimismo le indicazioni arrivate questa settimana da una serie di dati statunitensi, dall’inflazione alle richieste di disoccupazione alle vendite al dettaglio, che rafforzano uno scenario nel quale i prezzi sono contenuti senza ostacolare la crescita, allontanando i timori di recessione per la maggior economia mondiale.
Il sentiment beneficia anche delle dichiarazioni accomodanti di alcuni funzionari tra i quali il presidente della Fed di St. Louis Alberto Musalem secondo cui si avvicina il momento in cui sarà opportuno tagliare i tassi. Parole coerenti con quelle del suo omologo di Atlanta Raphael Bostic che ha dichiarato di essere “aperto” a una riduzione del costo del denaro a settembre.
Sempre in tema di banche centrali, il capo dell’istituto cinese ha promesso ulteriori misure per sostenere la ripresa economica del paese, pur avvertendo che non verranno adottate misure “drastiche”.
Infine, il governatore della banca centrale australiana ha affermato che l’istituto è ancora lontano dall’allentare la politica monetaria.
Dall’agenda macroeconomica, nel Regno Unito, a luglio, le vendite al dettaglio incluso il carburante sono aumentate dello 0,5% su base mensile, accelerando leggermente meno delle attese (+0,6%) dal -0,9% di giugno (rivisto da -1,2%). Su base annua il dato ha segnato un incremento dell’1,4%, in linea al consensus, dopo il -0,3% del mese precedente (rivisto da -0,2%).
Le vendite al dettaglio escluso il carburante su base mensile sono salite dello 0,7%, rispetto al +0,6% delle previsioni, dopo il -1,3% di giugno (rivisto da -1,5%). Su base annua hanno registrato, come da attese, una variazione positiva dell’1,4% dopo il -0,8% della rilevazione precedente.
In Giappone, l’indice sull’attività del settore terziario ha registrato a giugno un calo dell’1,3% su base mensile, in calo oltre le attese (+0,3%) dopo il +0,6% di maggio (dato rivisto da -0,4%).
Occhi stamane sulla bilancia commerciale dell’Eurozona di giugno e, nel pomeriggio, oltreoceano, sul Sentiment Università del Michigan preliminare di agosto.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,098 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende 149,0. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,3%) a 80,8 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 77,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,61%.
Tornando a Piazza Affari, dominano gli acquisti sul Ftse Mib guidati da STM (+3,4%), Unicredit (+3,3%), Banco BPM e Campari (entrambi +3,2%).