Le borse europee chiudono prevalentemente in denaro, con Wall Street in leggero rialzo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +2,2% a 33.041 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%). Chiude sotto la pari il Ftse 100 di Londra (-0,4%)
Oltreoceano il Nasdaq, lo S&P 500 e il Dow Jones guadagnano lo 0,1%.
Mentre i timori di recessione per gli Usa sembrano oramai essersi dissolti dopo la serie di dati positivi americani diffusi questa settimana, gli investitori tornano cauti in attesa di ulteriori conferme sulla resilienza dell’economia statunitense.
Dall’agenda macroeconomica, in America il dato preliminare dell’indice sulla fiducia dei consumatori per il mese di agosto che si è attestato a 67,8 punti, in aumento oltre il consensus (66,9 punti) dai 66,4 punti del dato finale di luglio.
Nel vecchio continente, nel mese di giugno la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus di 17,5 miliardi di euro, in aumento oltre le attese (13,5 miliardi) rispetto ai 12,4 miliardi di maggio.
Nel Regno Unito, a luglio, le vendite al dettaglio incluso il carburante sono aumentate dello 0,5% su base mensile, accelerando leggermente meno delle attese (+0,6%) dal -0,9% di giugno. Su base annua il dato ha segnato un incremento dell’1,4%, in linea al consensus, dopo il -0,3% del mese precedente.
Le vendite al dettaglio escluso il carburante su base mensile sono salite dello 0,7%, rispetto al +0,6% delle previsioni, dopo il -1,3% di giugno. Su base annua hanno registrato, come da attese, una variazione positiva dell’1,4% dopo il -0,8% della rilevazione precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,099, il cambio dollaro/yen scende a 148,1. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,5%) a 79,8 dollari e il Wti (-1,7%) a 76,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 140 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, guida Mediobanca (+4,3%) seguita da Unicredit (+3,7%), Unipol (+3,7%), Bper Banca (+3,5%). Chiudono sotto la pari solo Erg (-0,2%).