Le principali borse europee proseguono perlopiù in territorio positivo a metà seduta e i futures di Wall Street viaggiano sopra la pari con il Nasdaq che guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,1%.
A Milano, il Ftse Mib guadagna il 2,3% a 33.088 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,8%), l’Ibex35 di Madrid (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%). Prosegue sotto la pari il Ftse 100 di Londra (-0,4%).
Gli investitori continuano a scommettere sul fatto che la Federal Reserve inizierà a ridurre i tassi d’interesse già a settembre, grazie alle recenti indicazioni emerse da una serie di dati economici statunitensi. I numeri relativi all’inflazione, alle richieste di disoccupazione e alle vendite al dettaglio suggeriscono infatti uno scenario in cui i prezzi restano sotto controllo senza compromettere la crescita economica, alleviando così i timori di una possibile recessione nella principale economia mondiale.
Il sentiment beneficia anche delle dichiarazioni accomodanti di alcuni funzionari tra i quali il presidente della Fed di St. Louis Alberto Musalem secondo cui si avvicina il momento in cui sarà opportuno tagliare i tassi. Parole coerenti con quelle del suo omologo di Atlanta Raphael Bostic che ha dichiarato di essere “aperto” a una riduzione del costo del denaro a settembre.
Dall’agenda macroeconomica, nel mese di giugno la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus di 17,5 miliardi di euro, in aumento oltre le attese (13,5 miliardi) rispetto ai 12,4 miliardi di maggio.
Nel Regno Unito, a luglio, le vendite al dettaglio incluso il carburante sono aumentate dello 0,5% su base mensile, accelerando leggermente meno delle attese (+0,6%) dal -0,9% di giugno. Su base annua il dato ha segnato un incremento dell’1,4%, in linea al consensus, dopo il -0,3% del mese precedente.
Le vendite al dettaglio escluso il carburante su base mensile sono salite dello 0,7%, rispetto al +0,6% delle previsioni, dopo il -1,3% di giugno. Su base annua hanno registrato, come da attese, una variazione positiva dell’1,4% dopo il -0,8% della rilevazione precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,099; il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 148,7. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-1,3%) a 80,1 dollari al barile e il Wti (-1,6%) a 77,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 139 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,60%.
Tornando a Piazza Affari, prevalgono gli acquisti, guidati da Stmicroelectronics (+4,1%), seguita da Mediobanca (+3,7%), Iveco Group (+3,6%) e Unicredit (3,6%).