Le principali borse europee proseguono perlopiù in territorio positivo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco mossi intorno alla parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 33.253 punti, preceduto dall’Ibex35 di Madrid (+1%) e seguito dal Cac 40 di Parigi (+0,4%) e Dax di Francoforte (+0,1%), in flessione invece il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Una serie di dati macro statunitensi, diffusi la scorsa settimana, hanno allontano i timori di recessione per la maggior economia mondiale, mentre resta inalterata la prospettiva di un primo taglio dei tassi Usa a settembre.
L’evento chiave della settimana è previsto per venerdì, quando il presidente della Federal Reserve Jerome Powell dovrebbe fornire nuove indicazioni sul corso della politica monetaria statunitense al simposio economico annuale della banca centrale a Jackson Hole nel Wyoming.
Sempre venerdì, il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda dovrebbe partecipare a una sessione speciale in parlamento questa settimana per discutere dell’aumento dei tassi di interesse del 31 luglio.
In settimana gli investitori guarderanno anche alle riunioni delle banche centrali in Indonesia e Corea del Sud per segnali di allentamento delle politiche monetarie, mentre la decisione della Thailandia sarà cruciale dopo le segnalazioni secondo cui il nuovo primo ministro della nazione potrebbe abbandonare un pacchetto di stimoli chiave.
In Cina, infine, le autorità dovrebbero mantenere stabili i tassi di interesse di riferimento sui prestiti a 1 e 5 anni martedì, dopo che la Banca Popolare Cinese la scorsa settimana ha promesso ulteriori misure per sostenere la ripresa economica, pur avvertendo che non adotterà misure “drastiche”.
Sul fronte macro, occhi nel pomeriggio al Leading Index di luglio degli Usa.
I trader intanto continuano a monitorare gli sforzi guidati dagli Stati Uniti per garantire un cessate il fuoco nel conflitto a Gaza, mentre la guerra tra Russia e Ucraina si sta intensificando.
In merito al conflitto in Ucraina, secondo indiscrezioni della stampa tedesca il governo federale tedesco respingerà nuove richieste di aiuti militari per l’Ucraina a causa dei tagli alla spesa pubblica.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,104 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 146,3. Tra le materie prime, scende il petrolio con il Brent (-1%) a 78,9 dollari al barile e il Wti (-1,1%) a 74,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 139 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, corre TIM (+4,1%), seguita da Bper (+1,9%), Cucinelli e Amplifon (+1,6%). Giù invece in particolare Leonardo (-1%) e Unipol (-0,6%).