Gli eurolistini chiudono in territorio negativo, simili all’andamento dei principali listini americani dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un -0,6% a 33.076 punti, in calo come il Ftse 100 di Londra (-1,0%), il Dax di Francoforte (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).
Oltreoceano il Nasdaq cede lo 0,4%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,3%.
Con lo sguardo già rivolto a Jackson Hole e all’intervento di venerdì del presidente Powell, nuove indicazioni sul corso della politica monetaria Usa potrebbero giungere dai verbali dell’ultima riunione della Fed, in uscita domani, e dall’agenda macroeconomica, con l’attenzione rivolta soprattutto ai dati settimanali sulle richieste di disoccupazione Usa e ai dati preliminari di agosto sugli indici PMI di S&P Global, entrambi in calendario giovedì.
In Europa, la banca centrale svedese ha deciso di ridurre il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo al 3,5%.
Dall’agenda macro odierna è emerso che a luglio i prezzi al consumo nell’Eurozona (dati finali) hanno registrato una variazione nulla su base mensile, confermando il dato preliminare e le attese. Su base annua il dato ha evidenziato un aumento del 2,6%, in linea al preliminare e al consensus. L’indice Core ha mostrato un incremento su base tendenziale del 2,9%, confermando anch’esso il dato preliminare e le attese.
Sempre a luglio, in Germania l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) ha registrato una crescita dello 0,2% su base mensile, in linea con le attese e il dato di giugno. Il dato su base annua ha evidenziato un calo dello 0,8%, in linea al consensus e in recupero rispetto al -1,6% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,110, mentre il cambio dollaro/yen scende a 145,7. Tra le materie prime, in lieve calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 77,5 dollari e il Wti (-0,2%) a 73,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 140 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, guida Generali (+0,7%) seguita da Recordati (+0,5%), Diasorin (+0,5%), Ferrari (+0,4%). Chiudono in coda Saipem (-2,9%), Tenaris (-2,7%), Unicredit (-2,2%), Banca Popolare di Sondrio (-2,1%).