Mercati asiatici – Bene Hong Kong e Giappone giù la Cina

Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.

In Cina Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,2% e lo 0,8%, denaro invece su Hong Kong (+0,6%) e sul Giappone, con Nikkei a +0,5% e Topix a +0,1%.

Oltreoceano, Nasdaq ha terminato a +0,6%, lo S&P500 a +0,4% e il Dow Jones a +0,1%.

Clima di attesa prima degli eventi chiave della Federal Reserve e della Banca del Giappone.

Il governatore della BOJ Kazuo Ueda affronterà un intenso esame del mercato venerdì quando parlerà con i legislatori, dopo che i segnali da falco della banca centrale hanno contribuito alle turbolenze del mercato globale all’inizio di questo mese.

C’è cautela prima del discorso del presidente Jerome Powell di domani al simposio economico di Jackson Hole. Le scommesse sul taglio dei tassi negli Stati Uniti si sono accumulate nelle ultime sedute, con l’ultimo segnale accomodante proveniente dai verbali della Fed che hanno mostrato che diversi funzionari hanno riconosciuto la possibilità per il taglio dei tassi.

Dall’agenda macro è emerso che in Giappone il dato preliminare di agosto del PMI manifatturiero si è attestato a 49,5 punti, in aumento rispetto ai 49,1 punti di luglio. Il PMI servizi è pari a 54,0 punti, in miglioramento rispetto alla rilevazione finale di luglio (53,7 punti). Il PMI composito è salito a 53,0 punti dai 52,5 punti del mese precedente.

Sempre in Giappone, a luglio, secondo la lettura finale, gli ordinativi di macchine utensili hanno registrato un incremento dell’8,4% su base annua, in linea con la rilevazione preliminare. Il dato finale di giugno indicava una crescita del 9,7% anno su anno.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,115 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 145,3. Tra le materie prime, in flessione il petrolio con il Brent (-0,1%) a 76 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 71,3 dollari.