Apertura in denaro per le principali borse europee in un clima di attesa del presidente della Fed Powell al simposio annuale di Jackson Hole.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 33.501 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,5%), seguito dal Cac 40 di Parigi (+0,3%), Ftse 100 di Londra (+0,2%) e Dax di Francoforte (+0,2%).
In risposta ai legislatori, il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha segnalato che è ancora sulla buona strada per aumentare i tassi di interesse, a condizione che l’inflazione e i dati economici continuino in linea con le sue previsioni. I commenti arrivano dopo che il suo vice aveva cercato di rassicurare gli investitori sul fatto che ulteriori aumenti sarebbero dipesi anche dallo stato del mercato, dopo che l’aumento della banca centrale a luglio ha innescato una massiccia svendita di azioni globali.
Nel frattempo, i dati sull’inflazione giapponese hanno superato le previsioni: i prezzi al consumo a luglio sono aumentati del 2,8% rispetto all’anno precedente, lo stesso del mese precedente e superiore al 2,7% previsto dagli economisti.
L’attenzione è ora rivolta al discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, oggi al simposio annuale di Jackson Hole nel Wyoming.
I trader hanno ritirato marginalmente le loro aspettative per i tagli dei tassi negli Stati Uniti quest’anno, sebbene abbiano ancora ampiamente scontato quasi 100 punti base di tagli fino a dicembre.
Gli investitori hanno esaminato una serie di osservazioni dei policymaker statunitensi, con il presidente della Fed Bank of Kansas City Jeffrey Schmid che ha affermato di voler vedere più dati prima di sostenere i tagli. La sua controparte di Boston Susan Collins ha affermato che “un ritmo graduale e metodico” è probabilmente appropriato. I suoi commenti sono stati ripresi dal presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker.
Sul fronte economico, gli ultimi indicatori sono stati contrastanti: i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione americane hanno mostrato che il mercato del lavoro si sta raffreddando solo gradualmente, anziché rallentare rapidamente tra tassi elevati; l’attività manifatturiera statunitense si è ridotta al ritmo più rapido quest’anno; le vendite di case esistenti sono aumentate per la prima volta in cinque mesi.
Intanto, dall’agenda macro del Vecchio Continente è emerso che ad agosto l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a -13 punti, stabile rispetto al mese precedente ma al di sotto delle attese (-12 punti).
Sempre ad agosto, in Francia, l’indice relativo al sentiment dell’industria manifatturiera è salito da 95 a 99 punti, in miglioramento oltre le attese (96 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,113 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 145,5. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,2%) a 77,4 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 73,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 139 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,60%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Banco Bpm (+1%), Stellantis, Saipem ed Eni (tutte e tre a +0,9%), in coda invece Cucinelli e Tenaris (-0,3%).