Le principali borse europee ampliano i guadagni a metà seduta in linea i futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,1% a 33.685 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Cresce l’attesa per il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, oggi al simposio annuale di Jackson Hole nel Wyoming, con i trader che speculano se il chairman aprirà la porta ai tagli dei tassi di interesse.
Gli investitori stanno scontando un taglio dei tassi di un quarto di punto alla riunione della Fed del 17-18 settembre, ma prevedono quasi un punto percentuale intero di riduzioni entro la fine dell’anno.
Gli investitori inoltre hanno esaminato una serie di osservazioni dei policymaker statunitensi, con il presidente della Fed Bank of Kansas City Jeffrey Schmid che ha affermato di voler vedere più dati prima di sostenere i tagli. La sua controparte di Boston Susan Collins ha affermato che “un ritmo graduale e metodico” è probabilmente appropriato. I suoi commenti sono stati ripresi dal presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker.
Sempre sul fronte della politica monetaria, in risposta ai legislatori, il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha segnalato che la banca centrale è ancora sulla buona strada per aumentare i tassi di interesse, a condizione che l’inflazione e i dati economici continuino in linea con le sue previsioni. Quando gli è stato chiesto delle turbolenze di mercato verificatesi all’inizio di questo mese, Ueda ha minimizzato l’importanza dell’aumento dei tassi della BOJ di luglio. Allo stesso tempo, ha segnalato che non ha intenzione di affrettarsi con il prossimo aumento dei tassi, affermando che la BOJ deve monitorare attentamente l’impatto dei mercati finanziari instabili sulle prospettive di inflazione.
Nel frattempo, i dati sull’inflazione giapponese hanno superato le previsioni: i prezzi al consumo a luglio sono aumentati del 2,8% rispetto all’anno precedente, lo stesso del mese precedente e superiore al 2,7% previsto dagli economisti.
Nel Vecchio Continente è emerso che ad agosto l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a -13 punti, stabile rispetto al mese precedente ma al di sotto delle attese (-12 punti).
Sempre ad agosto, in Francia, l’indice relativo al sentiment dell’industria manifatturiera è salito da 95 a 99 punti, in miglioramento oltre le attese (96 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,11 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 146,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1%) a 78 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 73,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette leggermente a 138 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,60%.
Tornando a Piazza Affari, ben comprate Iveco (+1,8%), Stellantis ed Enel (+1,7%) e Banco Bpm (+1,5%), sotto la parità invece solo Cucinelli (-0,8%).