Le borse europee chiudono perlopiù poco mosse, con Wall Street mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un -0,1% a 33.605 punti, appena sotto la parità come l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%) e il Dax di Francoforte (-0,1%), mentre chiude in territorio positivo il Cac 40 di Parigi (+0,2%). Chiusa Londra chiusa per festività.
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,1%, mentre il Nasdaq e lo S&P 500 cedono rispettivamente lo 0,8% e lo 0,3%.
Ormai dato per certo un taglio ai tassi da parte della Fed alla prossima riunione di settembre dopo le parole di venerdì del presidente Powell al simposio di Jackson Hole, gli investitori sono intenti a valutare l’entità della manovra e l’evoluzione del costo del denaro negli Stati Uniti da qui a fine anno.
Nuove indicazioni sulle prossime mosse della Fed sono attese dall’agenda macroeconomica della settimana, con lo sguardo rivolto in particolare alla seconda lettura sul Pil Usa del 2Q24 e ai dati settimanali sulle richieste di disoccupazione (giovedì), e ai dati di luglio sul deflatore PCE (venerdì).
Dall’agenda macro odierna, i dati preliminari di luglio sugli ordini di beni durevoli in America hanno registrato un incremento mensile del 9,9%, oltre le attese (+5,0%), dopo il -6,9% del mese precedente.
In Europa, l’indice IFO che misura la fiducia delle aziende tedesche si è attestato ad agosto a 86,6 punti, in calo dagli 87 punti del mese precedente, ma al di sopra degli 86 punti delle attese. L’IFO Current Assessment è pari a 86,5 punti, in linea con il consensus ma al di sotto del dato di luglio (87,1 punti). Infine, l’indicatore relativo alle aspettative di business è sceso a 86,8 punti dagli 87 del mese precedente, rispetto agli 85,8 punti delle attese.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,117, mentre il cambio dollaro/yen sale a 144,5. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,4%) a 80,1 dollari e il Wti (+2,9%) a 77,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, guida TIM (+2,1%) seguita da Tenaris (+1,2%), Erg (+1,2%), Eni (+0,9%). Chiudono in ribasso Recordati (-1,1%), Unipol (-0,9%), Bper Banca (-0,9%), STM (-0,8%).