Avvio in rialzo per le principali borse europee, in un clima di crescente convinzione degli investitori che la banca centrale statunitense inizierà a tagliare i tassi di interesse a settembre.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 33.737 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+0,5%), l’Ibex35 di Madrid (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), più indietro il Dax di Francoforte (+0,1%).
C’è attesa per i dati sull’inflazione negli Stati Uniti di questa settimana che probabilmente rafforzeranno il fatto che i tagli dei tassi, attesi da tempo, arriveranno presto, mentre una lettura sulla spesa dei consumatori indica che la banca centrale è riuscita a mantenere intatta l’espansione.
Gli economisti prevedono che l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali escludendo cibo ed energia, la misura preferita dalla Federal Reserve per l’inflazione di fondo, salirà dello 0,2% a luglio per il secondo mese. Ciò porterebbe il tasso annualizzato trimestrale della cosiddetta inflazione di base al 2,1%, un pizzico in più rispetto all’obiettivo del 2% della banca centrale.
La presidente della Fed di San Francisco Mary Daly ha detto che è opportuno iniziare a tagliare i tassi, mentre il suo omologo di Richmond Thomas Barkin ha affermato di vedere ancora rischi al rialzo per l’inflazione, sebbene sostenga la “riduzione” dei tassi.
Attesi anche i risultati di Nvidia, previsti per mercoledì, mentre gli investitori cercano ulteriore chiarezza sulla domanda indotta dall’intelligenza artificiale.
In Asia, la Cina ha mostrato alcuni segnali promettenti nel suo settore manifatturiero, con gli utili industriali delle grandi aziende del paese in crescita del 4,1% su base annua a luglio.
Nel frattempo, Pechino ha esortato il Canada a correggere immediatamente le “pratiche sbagliate” di nuove tariffe contro la nazione asiatica.
Il Canada, un’economia guidata dalle esportazioni che fa molto affidamento sul commercio con gli Stati Uniti, ha osservato attentamente le mosse dell’amministrazione Biden per erigere un muro tariffario molto più elevato contro veicoli elettrici, batterie, celle solari, acciaio e altri prodotti cinesi.
Sul fronte macro, secondo la lettura finale, in Germania nel 2Q 2024 il Pil destagionalizzato ha riportato un calo dello 0,1% su base trimestrale, in linea con il consensus e la rilevazione preliminare. Su base annua e non destagionalizzata, il Pil ha segnato un +0,3%, in linea con le attese e confermando la lettura preliminare. Il dato aggiustato per i giorni lavorativi mostra una variazione nulla, rispetto al -0,1% delle attese e del preliminare.
Attesi nel pomeriggio dagli Usa la fiducia dei consumatori del Conference Board e l’indice manifatturiero della Fed di Richmond, entrambi di agosto.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,117 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 144,8. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,2%) a 80,2 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 77,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 140 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,62%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Enel (+1,4%), Nexi e TIM (+1,2%) e Saipem (+1,1%), in calo invece Diasorin, MPS, Leonardo e Cucinelli, tutte quante a -0,2%.