Avvio in modesto rialzo per le principali borse europee, all’indomani della trimestrale del colosso tecnologico Nvidia e in attesa delle prossime mosse delle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 34.021 punti, positiva come l’Ibex35 di Madrid (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,2%), più cauto il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Il sentiment risente delle indicazioni poco incoraggianti di Nvidia – il titolo ha perso oltre l’8% nell’after hours – che minacciano di raffreddare la frenesia dell’intelligenza artificiale che ha alimentato il settore tecnologico globale per gran parte di quest’anno.
Il colosso dei chip nel secondo trimestre ha aumentato su base annua i ricavi del 122% a 30,04 miliardi di dollari e l’utile del 168% a 16,6 miliardi; inoltre ha alzato la stima base per il fatturato del terzo trimestre a 32,5 miliardi rispetto ai 31,77 miliardi attesi dagli analisti. Tuttavia, il rallentamento rispetto ai risultati triplicati nei trimestri precedenti preoccupa gli operatori.
L’attenzione degli investitori è ora rivolta a valutare l’outlook sui tagli ai tassi d’interessi da parte della Federal Reserve: nuove indicazioni sono attese dall’agenda macroeconomica, con lo sguardo rivolto in particolare alla seconda lettura sul Pil Usa del 2Q24 e ai dati settimanali sulle richieste di disoccupazione (oggi), e ai dati di luglio sul deflatore PCE (venerdì).
Guardando a oriente, in Cina è continuata una serie di trimestrali cupe. Le azioni del produttore di veicoli elettrici Li Auto sono crollate fino al 15% dopo aver mancato le stime. Anche la concorrente BYD è scesa nonostante un balzo del 33% negli utili. Ad aggravare l’umore negativo, UBS Group ha declassato le sue previsioni per la crescita della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando un crollo del mercato immobiliare più profondo del previsto.
Intanto, sul fronte macro, attesi in giornata anche la fiducia consumatori dell’Eurozona di agosto e l’inflazione tedesca di agosto (preliminare).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,112 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 144,7. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,04%) a 77,6 dollari al barile e il Wti (+0,05%) a 74,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 141 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,65%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Tenaris (+2%), STM (+1,1%), Campari (+0,9%) e Ferrari (+0,8%), in coda invece Italgas (-0,5%), Recordati e Prysmian (-0,4%).