Le principali borse europee proseguono in denaro a metà seduta in scia all’andamento positivo dei futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 34.379 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il Dax di Francoforte viaggia sulla parità (+0,2%).
L’equity è sostenuto dalle speranze di un atterraggio morbido per l’economia statunitense e dalla prospettiva di tassi di interesse più bassi.
Occhi anche alle nuove indicazioni provenienti dall’agenda macroeconomica a stelle e strisce, con in calendario oggi ai dati di luglio sul deflatore PCE, la misura di inflazione preferita dalla Federal Reserve.
Focus anche ai dati sull’occupazione negli Stati Uniti della prossima settimana. I dati sulle buste paga non agricole, in uscita venerdì 6 settembre, saranno esaminati attentamente per avere indizi su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed a settembre, dopo che il presidente Jerome Powell ha aperto la porta all’allentamento nel suo discorso di Jackson Hole all’inizio di questo mese.
I tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti avranno probabilmente effetti a catena per le banche centrali di tutto il mondo. In Asia gli analisti si aspettano che le autorità di Indonesia e India seguano l’esempio e potenzialmente riducano i costi di prestito.
In Cina, le autorità stanno valutando di consentire ai proprietari di case di rifinanziare fino a 5,4 trilioni di dollari in mutui per ridurre i costi di prestito per milioni di famiglie e aumentare i consumi.
Sul fronte macro odierno, attesi nel pomeriggio dagli Stati Uniti i dati sul reddito e spesa personali di luglio e il sentiment Università Michigan di agosto.
Nel frattempo è emerso che ad agosto (dato preliminare) i prezzi al consumo nell’Eurozona sono saliti dello 0,2% su base mensile, in linea con il consensus e dopo la variazione nulla di luglio. Su base annua i prezzi al consumo hanno riportato un progresso del 2,2%, in linea con le stime ma in calo rispetto al mese precedente (+2,6%).
In particolare in Italia l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo è aumentato dell’1,3% su base annua, in linea con le attese e in rallentamento rispetto al +1,3% di luglio. Su base mensile, i prezzi sono scesi dello 0,1%, in linea al consensus e rispetto al -0,9% del mese precedente (rivisto da -0,8%).
In Francia, invece, il PIL del 2Q 2024 è aumentato dello 0,2% su base trimestrale, poco sotto la rilevazione preliminare e le attese (+0,3% entrambe). Su base tendenziale, il Pil è aumentato dell’1,0%, lievemente inferiore al +1,1% del preliminare e del consensus. Nel 1Q 2024 il Pil aveva registrato un +0,2% su base trimestrale e un +1,3% su base tendenziale.
Sul fronte del mercato del lavoro, a luglio il tasso di disoccupazione dell’Eurozona si è attestato al 6,4%, lievemente al di sotto del 6,5% delle attese e del mese precedente.
Andamento analogo in Italia, dove nello stesso mese il tasso di disoccupazione è sceso al 6,5% rispetto al 7,0% atteso e al 6,9% di giugno (rivisto da 7,0%).
Infine, in Germania, ad agosto il tasso di disoccupazione corretto degli effetti stagionali si è attestato al 6,0%, in linea alle attese e al dato di luglio. Il numero dei disoccupati è salito di 2mila unità, rispetto all’incremento di 16mila stimato dagli analisti e a fronte dell’aumento di 17mila unità registrato a luglio (rivisto da 18mila).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,108 e il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 145,2. Tra le materie prime, petrolio flat con il Brent a 78,8 dollari al barile e il Wti a 75,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette leggermente a 141 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, bene Bper (+2%), Popolare di Sondrio (+1,9%), ERG (+1,7%) e TIM (+1,5%). Vendite invece soprattutto su Diasorin (-1,6%).