Wall Street parte di slancio e sfiora i recenti massimi storici sia del Dow Jones che dello S&P500 con quest’ultimo che arriva a guadagnare quasi un punto percentuale nelle prime ore di contrattazioni. L’ansia del risultato provoca tuttavia una repentina discesa in poco meno di mezz’ora verso la fine della giornata.
Il bilancio conclusivo termina comunque in chiaro scuro con Dow Jones e Russell 2000 entrambi in rialzo dello 0,6%, S&P500 invariato e Nasdaq in calo di un quarto di punto percentuale.
Protagonista negativa della seduta Nvidia (-6,4%), la cui discesa è parzialmente compensata dal progresso di Apple (+1,5%).
Indice VIX in forte ribasso (-8%) a quota 15,65 punti.
Sul mercato obbligazionario non si arresta la lieve progressiva risalita dei rendimenti obbligazionari. Il Tbond si apprezzato ieri di altri tre punti base fino al 3,87%.
Materie prime positive nonostante il rafforzamento imprevisto del dollaro. Il petrolio guadagna un punto percentuale e risale al di sopra dei 76 dollari al barile.
Metalli preziosi in rialzo, ma che subiscono anch’essi l’improvviso arretramento del mercato azionario nel finale. Il bilancio complessivo resta positivo con l’oro che rimane al di sopra dei 2.550 dollari con un incremento marginale, mentre l’argento annulla tutto il precedente guadagno e termina di nuovo al di sotto della soglia psicologica dei $30 a $29,8.
Sul mercato valutario, il biglietto verde accentua la fase di rimbalzo ma sempre e solo nei confronti della moneta unica risalendo di mezza figura fino a 1,108, mentre resta invariato nei confronti dello yen a 144,5.