Gli eurolistini chiudono in ribasso simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.863 punti (-1,3%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-1,0%), il Dax di Francoforte (-1,0%), il CAC 40 di Parigi (-0,9%), il Ftse di Londra (-0,8%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede il 2,4%, lo S&P 500 l’1,4% e il Dow Jones l’1,1%.
Prevale la prudenza sui mercati in vista delle indicazioni sulla solidità dell’economia statunitense e sull’avvio dell’allentamento monetario della Federal Reserve che dovrebbero emergere dai dati macroeconomici di questa settimana, in particolare dal job report in calendario venerdì. I mercati stimano al momento una probabilità su cinque di un taglio da 50 punti base.
Sul fronte macro negli Stati Uniti, ad agosto la lettura finale di S&P Global ha evidenziato che l’indice Pmi Manifatturiero si è attestato a 47,9 punti, leggermente al di sotto del consensus e del dato preliminare, entrambi a 48,0 punti.
Sempre nello stesso mese l’indice ISM manifatturiero degli Stati Uniti ha registrato un valore di 47,2 punti, in aumento meno del consensus (47,5 punti) rispetto ai 46,8 punti di luglio.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,104, il dollaro/yen a 145,9. Tra le materie prime, in forte ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-4,5%) a 74,1 dollari e il Wti (-3,9%) a 70,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 143 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,67%.
Tornando a Piazza Affari, guida Cucinelli (+2,8%), seguita da Terna (+0,8%), Snam (+0,4%), Recordati (+0,3%), mentre arretrano in particolare Saipem (-7,1%), Iveco Group (-4,9%), Stmicroelectronics (-4,6%), Campari (-3,5%).