Le borse europee rallentano a metà seduta in linea all’andamento dei futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib vira in negativo con un -0,4% a 34.199 punti, debole come l’Ibex35 di Madrid (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,2%). Resiste il Cac 40 di Parigi (flat).
Gli operatori restano cauti in attesa delle indicazioni sulla solidità dell’economia statunitense e sull’avvio dell’allentamento monetario della Federal Reserve che dovrebbero emergere dai dati macroeconomici di questa settimana, in particolare dal job report in calendario venerdì. I mercati stimano al momento una probabilità su cinque di un taglio da 50 punti base.
Alcuni spunti sono attesi già per oggi pomeriggio dal PMI manifatturiero finale e dall’ISM manifatturiero statunitensi, entrambi di agosto.
Sul fronte asiatico, il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha ribadito che l’istituto continuerà ad aumentare i tassi di interesse se l’economia e i prezzi si comporteranno come previsto.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,103 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 145,9. Tra le materie prime, peggiora il petrolio con il Brent (-1,7%) a 76,2 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 72,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 145 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Cucinelli (+2,6%), seguita da Amplifon e Finecobank (entrambe +0,8%) mentre si intensificano le vendite in coda su MPS (-3,2%), Saipem (-3,1%), precedute da Bper (-2,1%).