Seduta in rosso per le principali borse asiatiche, dopo la chiusura negativa di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen viaggiano entrambe a -0,5%, fa peggio Hong Kong (-1,1%). Crolla il Giappone con Nikkei a -4,3% e Topix -3,7%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -3,3%, lo S&P500 a -2,1% e il Dow Jones a -1,5%.
Le azioni asiatiche dei produttori di chip sono crollate tra le rinnovate preoccupazioni per la frenesia dell’intelligenza artificiale e in scia alle voci su un’inchiesta della commissione antitrust sul colosso Nvidia, che ha ceduto oltre l’undici per cento.
Sul sentiment hanno pesato anche la caduta dell’indice manifatturiero statunitense di agosto, per il quinto mese consecutivo in zona di recessione al di sotto dei 50 punti, e i deboli dati cinesi con il PMI servizi sceso oltre le previsioni e il dato di luglio.
L’attenzione si sposterà sul rapporto chiave sull’occupazione negli Stati Uniti, in uscita venerdì, e che dovrebbe fornire nuovi segnali sui tagli ai tassi da parte della Federal Reserve. Si prevede che i dati mostreranno che gli stipendi nella più grande economia del mondo sono aumentati di circa 165.000, in base alla stima mediana di un sondaggio di Bloomberg sugli economisti.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,105 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 145,1. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,5%) a 73,4 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 69,9 dollari.