Mercati – Prevista partenza in rosso per l’Europa

Prevista partenza in rosso per le principali borse europee in un clima appesantito dai ravvivati timori sull’economia statunitense e dalla debolezza della Cina.

Chiusura ieri in netto calo a Wall Street con il Nasdaq a -3,3%, lo S&P500 a -2,1% e il Dow Jones a -1,5%. Male in particolare il settore dei produttori di chip con il tonfo di Nvidia (-9,5%).

Sui mercati asiatici, Tokyo è crollata del 4,4%, Shanghai viaggia -0,7% e Hong Kong a -1,5%.

Sul sentiment pesano le preoccupazioni di un rallentamento nella maggior economia mondiale dopo che il dato deludente sull’attività manifatturiera statunitense ha evidenziato come il settore sia ancora in contrazione.

Ora l’attenzione si sposta sui dati in calendario questa settimana e in particolare sui non farm payrolls in agenda venerdì prossimo.

Nel frattempo, gli operatori prevedono che la Federal Reserve ridurrà i tassi complessivamente di oltre due punti percentuali nei prossimi 12 mesi.

Ad alimentare le incertezze sui mercati contribuiscono anche i dati cinesi con un indice PMI relativo al settore dei servizi sceso più delle attese (51,8 punti) a 51,6 dai 52,1 punti di luglio. Stabile invece il Pmi composito a 51,2 punti.

Occhi stamane sui PMI servizi e composito di agosto in Italia, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito, oltre che sull’Indice dei prezzi alla produzione dell’Eurozona di luglio. Focus nel pomeriggio oltreoceano su Richieste mutui MBA, Bilancia commerciale, Ordini di fabbrica; Ordini beni durevoli finali, questi ultimi tre tutti di luglio.

Resta l’attenzione anche sulla decisione odierna sui tassi da parte della banca centrale canadese mentre in serata è attesa la pubblicazione del Beige Book della Federal Reserve.

Sulle materie prime, resta monitorato il petrolio tra le previsioni che le tensioni politiche, che bloccano le esportazioni libiche, si smorzeranno e i timori per una minor crescita della domanda globale.

A Piazza Affari, riflettori su Snam che ha concluso con successo il collocamento della sua prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata, per un valore nominale di 1 miliardo di euro.