Seduta perlopiù debole per le principali borse asiatiche dopo la chiusura incerta di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a -0,1 e +0,4%, caute come Hong Kong (-0,4%). Giù anche il Giappone con Nikkei a -1% e Topix -0,4%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,3%, lo S&P500 a -0,2% e il Dow Jones a +0,1%.
Mentre la Fed si prepara a tagliare i tassi, il report sul lavoro statunitense in uscita domani aiuterà gli investitori a prevedere l’entità dell’allentamento. Il presidente Jerome Powell ha intanto chiarito che la banca centrale americana è attualmente maggiormente preoccupata per i rischi legati al mercato del lavoro che per l’inflazione.
Gli investitori stanno intanto valutando il Beige Book, il rapporto di sintesi sull’attività economica dei vari distretti utilizzato dalla Fed nelle proprie riunioni, pubblicato ieri sera, dal quale emerge che l’attività economica negli Stati Uniti è risultata piatta o in rallentamento in nove distretti e in leggera crescita in tre distretti. Inoltre, i prezzi e i salari sono saliti moderatamente.
Resta l’attenzione anche sul fronte geopolitico in scia ai rumour secondo cui il presidente Biden sarebbe pronto a bloccare l’offerta da 15 miliardi di dollari per U.S. Steel arrivata dal produttore di acciaio giapponese Nippon Steel per rischi legati alla sicurezza nazionale.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,108 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 143,2. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 72,9 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 69,4 dollari.