Le borse europee restano caute a metà seduta in linea all’andamento dei futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 33.752 punti, sopra la parità come l’Ibex35 di Madrid (+0,6%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%) mentre resta negativo il Cac 40 di Parigi (-0,5%).
Prevale la prudenza sui mercati con gli investitori intenti a valutare i segnali sulla salute dell’economia statunitense e sul ritmo dei tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Alcune indicazioni potrebbero arrivare già oggi pomeriggio dal mercato del lavoro statunitense con le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e la variazione occupazione ADP di agosto, in attesa soprattutto dei non farm payrolls che verranno diffusi domani.
I mercati stimano al momento un allentamento complessivo di almeno 100 punti base per quest’anno, compresa l’ipotesi di un taglio corposo da 50 punti.
Sempre in tema di banche centrali, ma a livello europeo, Piero Cipollone, membro del consiglio esecutivo della Bce, ha affermato in un’intervista che “Dobbiamo assicurarci che l’inflazione converga verso l’obiettivo del 2% senza frenare l’economia perché abbiamo un disperato bisogno di investimenti e crescita in Europa”, aprendo a un taglio del costo del denaro il 12 settembre.
Dall’agenda macroeconomica, a luglio le vendite al dettaglio nell’Eurozona hanno evidenziato un incremento dello 0,1% su base mensile, rispetto al +0,2% delle attese e al -0,4% di giugno (rivisto da -0,3%). Su base annua, il dato è stato pari a -0,1%, al di sotto del +0,2% del consensus e dopo il -0,4% del mese precedente (rivisto da -0,3%).
Nello stesso mese gli ordini di fabbrica della Germania sono aumentati su base mensile del 2,9%, facendo meglio del -1,7% stimato dagli analisti ma rallentando dal +4,6% di giugno (rivisto da +3,9%). Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini sono cresciuti del 3,7%, a fronte del -1,9% atteso e dopo il -11,2% del mese precedente (rivisto da -11,8%).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,109 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene in area 143,4. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+1%) a 73,4 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 69,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 145 punti (+2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Enel (+1,3%), seguita da Snam ed Erg (entrambe +1,1%) mentre resta in coda Cucinelli che peggiora a -3,6% in un’altra seduta complessivamente difficile per il segmento del lusso ancora in scia ai timori per il rallentamento dell’economia cinese. Tra i titoli in fondo al listino, anche Tenaris (-1,8%) e Moncler (-1,7%).