Wall Street naviga a vista in attesa di intuire l’entità del prossimo taglio del tasso di sconto da parte della Federal Reserve e di valutare l’entità del rallentamento economico che si sta evidenziando in diversi settori dell’economia domestica, a causa degli elevati debiti e dell’aumento dei prezzi.
Gli indici principali passano gran parte della seduta in territorio negativo e terminano ancora con il segno rosso, annullando ogni tentativo di recupero.
Il bilancio definitivo registra solo il Dow Jones con un modesto segno verde (+0,1%), mentre lo S&P500 e il Russell 2000 cedono lo 0,2% e il Nasdaq lo 0,3%.
Continua la risalita dell’indice VIX in rialzo di quasi il tre per cento a quota 21,2 punti.
Tra i titoli principali rimbalzano solo Tesla (+4,2%) e AMD (+2,9%), mentre prosegue il calo sia di Nvidia che di Amazon, allineate in una eguale discesa del 1,65%.
Sul mercato obbligazionario si accentua invece la discesa dei rendimenti per la seconda giornata consecutiva. Il Tbond cede altri sette punti base chiudendo al 3,76%.
Materie prime ancora in altalena con alcune che tentano un lieve rimbalzo. Ancora in difficoltà Il petrolio il quale lascia sul terreno un altro punto e mezzo percentuale scivolando anche al di sotto dei 70 dollari al barile.
Metalli preziosi che tentano invece di risalire lentamente la china con l’oro che termina poco mosso a 2.525 dollari l’oncia, mentre l’argento guadagna quasi l’uno per cento tornando a quota $28,5.
Sul mercato valutario, il biglietto verde perde lievemente terreno fino a 1,106 rispetto alla moneta unica mentre scivola in modo più marcato a 143,5 nei confronti dello yen.