Prevista partenza debole per le principali borse europee in attesa soprattutto del report sul lavoro statunitense che verrà diffuso oggi pomeriggio.
Chiusura ieri contrastata a Wall Street con il Dow Jones a -0,5%, lo S&P500 a -0,3% e il Nasdaq a +0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,6%, debole come Shanghai (-0,5%) mentre sono stati sospesi gli scambi a Hong Kong a causa del super tifone Yagi.
Cresce l’attesa per il job report Usa che, in caso di un dato sulle buste paga peggiore delle stime, che potrebbe spingere la Fed a effettuare un taglio da 50 punti base nella riunione del 17-18 settembre, ipotesi stimata attualmente dai mercati con una probabilità del 35%.
Nuove indicazioni potrebbero arrivare anche dagli interventi odierni del presidente della Fed di New York John Williams e del governatore Christopher Waller.
Resta nel contempo monitorato il fronte geopolitico con la Cina che potrebbe trovarsi ad affrontare nuovi controlli sulle esportazioni di tecnologie da parte dell’amministrazione Biden. Washington ha represso la capacità di Pechino di accedere alle tecnologie all’avanguardia necessarie per l’intelligenza artificiale, per timore che chip e componenti avanzati possano conferire al Paese asiatico un vantaggio militare.
In tema di materie prime, il petrolio si avvia verso la maggior perdita settimanale in quasi un anno a causa delle preoccupazioni sulla debole domanda e l’ampia offerta, e con l’OPEC+ che ha ritardato di due mesi l’aumento di produzione pianificato.
Dall’agenda macroeconomica, oltre ai non farm-payrolls, focus stamane in Francia su produzione industriale, manifatturiera e Bilancia commerciale; in Italia sulle vendite al dettaglio, tutti di luglio; nell’Eurozona sul PIL 2Q 2024 finale.
A luglio, la Germania ha registrato un calo della produzione industriale del 2,4% su base mensile, rispetto al -0,5% delle attese e al +1,7% del mese precedente (rivisto da +1,4%). Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 5,3%, rispetto al -3,5% delle attese e al -3,7% del mese precedente (rivisto da -4,1%).
Nello stesso mese, il Leading Index preliminare giapponese si è attestato a 109,5 punti, superiore ai 109,4 punti del consensus e ai 109,1 punti di giugno (rivisto da 109,0 punti).
Focus, infine, sulla 50-esima edizione del Forum The European House – Ambrosetti che prende il via oggi e terminerà domenica.