Wall Street parte in verde e acquista progressivamente velocità con il listino tecnologico che supera inizialmente anche l’uno per cento di guadagno.
Tuttavia, il mercato perde successivamente smalto chiudendo poco sopra la parità, in attesa di capire l’entità del prossimo taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
In scia al dato sulle nuove buste paghe del settore privato, uscito ieri al di sotto delle attese e ai minimi dal 2021, Wall Street si aspetta quattro tagli di un quarto di punto o comunque un complessivo uno per cento di discesa da qui alla fine dell’anno.
Ieri il bilancio definitivo è terminato con solo il Nasdaq in territorio positivo (+0,3%), mentre gli altri tre indici principali hanno chiuso in rosso: Russell 2000 (-0,6%), Dow Jones (-0,5%), S&P500 (-0,3%). A salvare la giornata sono stati ancora Tesla (+4,9%) e Amazon (+2,6%).
Indice VIX in deciso ribasso di oltre il sei per cento a quota 19,9 punti.
Sul mercato obbligazionario prosegue la discesa dei rendimenti per la terza giornata consecutiva. Il Tbond cede altri tre punti base chiudendo al 3,73%.
Materie prime ancora in altalena con alcune che rimbalzano tuttavia con decisione. Ancora incerto il petrolio il quale tenta di risalire la china oltre la soglia dei 70 dollari al barile, ma chiude poco mosso ancora al di sopra dei $69 dopo una discesa intraday anche al di sotto di questa quota. Rimbalza finalmente invece il rame (+1,5%).
Metalli preziosi che proseguono il lento recupero con l’oro (+0,8%) che si avvicina di nuovo alla soglia dei 2.550 dollari l’oncia, mentre l’argento guadagna oltre il due per cento risalendo oltre quota $29. Ottimo progresso anche del platino (+2,4%).
Sul mercato valutario, il biglietto verde cede mezza figura fino a 1,111 rispetto alla moneta unica mentre resta invariato a 143,5 nei confronti dello yen.