Wall Street riesce a rimbalzare cercando di attenuare una delle peggiori settimane di inizio settembre della sua storia. Gli indici partono positivi, poi accelerano, tornano lievemente indietro e salgono di nuovo con decisione nel finale, pur non riuscendo a chiudere sui massimi intraday.
Il bilancio definitivo vede Nasdaq, S&P500 e Dow Jones allineati in un progresso del’1,2%, mentre rimane indietro solo il Russell 2000 che guadagna solo tre decimi di punto percentuale.
In evidenza Nvidia (+3,5%), Tesla (+2,6%) e Amazon (+2,3%), mentre retrocede Alphabet (-1,7%)
Indice VIX in forte calo (-14%) al di sotto di quota 20 punti a 19,45.
Sul mercato obbligazionario prosegue la discesa dei rendimenti per la quinta giornata consecutiva. Il Tbond tenta un timido rimbalzo fino al 3,73%, ma nel finale cede due punti base chiudendo al 3,69%.
Materie prime anch’esse in denaro dopo i ribassi della scorsa settimana.
Il petrolio guadagna un punto e mezzo percentuale risalendo oltre i 68,5 dollari al barile. Invariato invece il rame.
Anche i metalli preziosi interrompono la fase di correzione con l’oro che guadagna solo poche frazioni di punto percentuale mentre l’argento quasi il due per cento. Avanza ancora anche il platino (+2%).
Sul mercato valutario, il biglietto verde guadagna quasi mezza figura fino a 1,104 rispetto alla moneta unica e solo lievemente fino a 143 nei confronti dello yen.