Seduta negativa per le principali borse asiatiche nonostante la chiusura perlopiù positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente l’1 e lo 0,2%, seguite da Hong Kong (-1,4%) e il Giappone con Nikkei a -1,9% e Topix a -2,1%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,8%, lo S&P500 a +0,4% e il Dow Jones a -0,2%.
Resta l’attenzione sulle banche centrali e l’agenda macroeconomica.
Il policy maker della Bank of Japan, Junko Nakagawa, ha affermato che l’istituto giapponese continuerà ad adeguare il grado di allentamento monetario. Parole che rafforzano il messaggio secondo cui la banca aumenterà ulteriormente i tassi se le condizioni saranno giuste, una posizione già espressa recentemente dai membri del consiglio, tra cui il governatore Kazuo Ueda. La banca centrale aveva annunciato un aumento dei tassi di interesse e una riduzione degli acquisti obbligazionari nella precedente riunione del 31 luglio.
Il sentiment resta intanto condizionato anche dalle prospettive sull’economia cinese e dalle preoccupazioni che la Federal Reserve abbia aspettato troppo a lungo per allentare la propria politica monetaria in attesa del dato sull’inflazione statunitense di agosto in uscita oggi pomeriggio.
Resta infine monitorato il fronte politico Usa dopo il dibattito presidenziale tra la vicepresidente Kamala Harris e l’ex presidente Donald Trump. Dibattito nel quale gli argomenti hanno spaziato dai loro piani per l’economia alle relazioni tra Stati Uniti e Cina, all’immigrazione.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,104 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 141,3. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,1%) a 69,9 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 66,5 dollari.