Le borse europee chiudono perlopiù in ribasso, mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.174 punti (-0,1%), in calo come il Ftse di Londra (-0,1%) e il CAC 40 di Parigi (-0,1%). Chiudono invece sopra la pari l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) e il Dax di Francoforte (+0,4%).
Oltreoceano, il Dow Jones cede l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,9% e il Nasdaq lo 0,4%.
Focus principale sui dati di agosto relativi ai prezzi al consumo americani, cresciuti del 2,5% anno su anno, in rallentamento rispetto al 2,9% di luglio e in linea con le attese. Su base mensile, l’inflazione si è attestata allo 0,2%, in linea con previsioni e dato di luglio.
Al netto di elementi volatili quali alimentari ed energia, il CPI Core è salito su base annua del 3,2%, stabile rispetto al mese precedente e in linea con le attese. Su base mensile, l’indice core è salito dello 0,3%, rispetto al +0,2% delle previsioni e del mese precedente.
I mercati continuano, nel frattempo, ad aspettarsi che la banca centrale americana effettuerà almeno un taglio ai tassi da 50 punti base per quest’anno ma probabilmente non prima delle elezioni del 5 novembre.
Resta sullo sfondo l’attenzione alla corsa alla Casa Bianca, all’indomani del primo dibattito presidenziale tra i candidati Kamala Harris e Donald Trump.
Dall’agenda macroeconomica, nella settimana al 6 settembre le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti sono salite dell’1,4%, dopo il +1,6% della settimana precedente.
Nel Regno Unito, a luglio, la produzione industriale è calata dello 0,8% su base mensile, contro la previsione di un +0,3% e dopo il +0,8% di giugno. Su base annua, il dato è sceso dell’1,2%, a fronte del -0,1% del consensus e dopo il -1,4% di giugno.
Nello stesso mese, la produzione manifatturiera si è ridotta dell’1,0% su base mensile, rispetto al +0,2% del consensus e a seguito del +1,1% di giugno. Su base annua, la variazione è negativa per l’1,3%, al di sotto delle attese (-0,1%) e dopo il -1,5% di giugno.
Nella stessa area, a luglio la bilancia commerciale ha evidenziato un deficit di 7,51 miliardi di sterline, in peggioramento contro le attese (-5,1 mld) rispetto al disavanzo di 5,32 miliardi di giugno.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,101, il dollaro/yen a 141,6. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,9%) a 70,4 dollari e il Wti (+2,3%) a 67,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 139 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,46%.
Tornando a Piazza Affari, guida Unipol (+2,0%), seguita da Saipem (+1,7%), Italgas (+1,5%), Campari (+1,1%), mentre arretrano in particolare Mediobanca (-1,6%), Amplifon (-1,5%), Nexi (-1,2%), Diasorin (-1,0%).