Le borse europee rallentano a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano in frazionale ribasso.
A Milano, il Ftse Mib vira in negativo con un -0,2% a 33.139 punti, in linea al Ftse 100 di Londra (-0,2%). Resistono invece Ibex35 di Madrid (+0,5%), Cac 40 di Parigi (+0,1%) e Dax di Francoforte (flat).
Mentre cresce l’attesa per l’inflazione statunitense in uscita oggi pomeriggio, pesano le preoccupazioni che la Federal Reserve abbia aspettato troppo a lungo per allentare la propria politica monetaria.
I mercati continuano, nel frattempo, ad aspettarsi che la banca centrale americana effettuerà almeno un taglio ai tassi da 50 punti base per quest’anno ma probabilmente non prima delle elezioni del 5 novembre.
In tema di presidenziali, si è intanto tenuto stanotte il primo dibattito tra i candidati Kamala Harris e Donald Trump. Dibattito nel quale gli argomenti hanno spaziato dai loro piani per l’economia alle relazioni tra Stati Uniti e Cina, all’immigrazione. Dibattito a seguito del quale le probabilità di vittoria dell’attuale vicepresidente sono salite al 56% rispetto al 53% stimato prima del confronto politico.
Sul fronte europeo, lo sguardo degli investitori è già puntato sulla Bce che, secondo le previsioni, domani annuncerà una riduzione del costo del denaro.
Dall’agenda macroeconomica, a luglio nel Regno Unito la produzione industriale è calata dello 0,8% su base mensile, contro la previsione di un +0,3% e dopo il +0,8% di giugno. Su base annua, il dato è sceso dell’1,2%, a fronte del -0,1% del consensus e dopo il -1,4% di giugno.
Nello stesso mese, la produzione manifatturiera si è ridotta dell’1,0% su base mensile, rispetto al +0,2% del consensus e a seguito del +1,1% di giugno. Su base annua, la variazione è negativa per l’1,3%, al di sotto delle attese (-0,1%) e dopo il -1,5% di giugno.
Nella stessa area, a luglio la bilancia commerciale ha evidenziato un deficit di 7,51 miliardi di sterline, in peggioramento contro le attese (-5,1 mld) rispetto al disavanzo di 5,32 miliardi di giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,105 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 141,3. Tra le materie prime, il petrolio accelera al rialzo con il Brent (+2,2%) a 70,7 dollari al barile e il Wti (+2,4%) a 67,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 143 punti (-2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,54%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue in vetta Saipem (+2,1%), seguita da Italgas (+1,8%) e Campari (+1,3%) mentre scivola in fondo Mediobanca (-2,2%), preceduta da Banco Bpm (-1,9%) che ha rimborsato anticipatamente titolo Tier 2 con scadenza ottobre 2029, e Amplifon (-1,3%).