Si mantiene elevata la volatilità a Wall Street con gli indici che faticano a trovare una direzione e si muovono bruscamente anche intraday. Ieri, dopo un’apertura positiva, alcuni listini sono passati in territorio negativo per poi recuperare e chiudere sui massimi della seduta.
Il bilancio finale registra lo S&P500 (+0,4%) in verde, mentre il Russell 2000 chiude invariato e il Dow Jones cede lo -0,2%.
Protagonisti della seduta ancora i titoli tecnologici trascinati da Oracle (+11,4%), in scia alla pubblicazione della trimestrale. In evidenza anche Nvidia (+1,5%), Tesla (+4,6%), Amazon (+2,4%) e Microsoft (+2,1%), mentre scivola la banca d’affari JPMorgan (-5,2%).
Indice VIX ancora in calo (-2%) a quota19,10.
Sul mercato obbligazionario prosegue la discesa dei rendimenti per la sesta giornata consecutiva. Il Tbond cede altri quattro punti base chiudendo al 3,64%.
Materie prime ancora in altalena capitanate dal petrolio che perde oltre tre punti percentuali, scontando più una prossima recessione che le tensioni militari in Medio Oriente. L’oro nero piomba al di sotto dei 66 dollari al barile portando il rendimento in rosso da inizio anno.
Metalli preziosi invece in fase stabile con poche variazioni di rilievo sia per l’oro che per l’argento.
Sul mercato valutario, il biglietto verde resta invariato a 1,104 rispetto alla moneta unica, mentre continua a indebolirsi nei confronti dello yen fino a 141,5.